Formula 1
F1, le scelte di Pirelli in vista del Gran Premio di Ungheria, le gomme saranno quelle del Red Bull Ring
Il Mondiale di Formula Uno 2020 prosegue senza soluzioni di continuità. Dopo la doppietta del Red Bull Ring, con Gran Premio d’Austria e della Stiria, il Circus si sposta di qualche centinaio di chilometri verso est per raggiungere Budapest. All’Hungaroring, infatti, tutto è pronto per la terza tappa stagionale consecutiva (non succedeva dal 2018), il Gran Premio di Ungheria che, per la prima volta nella sua storia, sarà disputato così presto nel calendario.
Pirelli, a sua volta, si è rimboccata le maniche e ha studiato con grande attenzione la situazione delle gomme sul tracciato magiaro. Le tre mescole scelte sono le stesse delle prime due gare in Austria, con C2, C3 e C4 quali rispettivamente P Zero White hard, P Zero Yellow medium e P Zero Red soft. Anche in questo fine settimana, come in tutta la stagione 2020, l’allocazione dei set di mescole disponibili è uguale per tutti i piloti: due set di hard, tre di medium e 8 di soft. I piloti hanno già usato C2, C3 e C4 in Ungheria nel 2019: tre mescole che ben si adattano alle curve strette e tortuose di questo tracciato, oltre che alle temperature elevate previste in questo fine settimana.
Come il Red Bull Ring, anche l’Hungaroring è un circuito lungo poco più di 4 chilometri, con diversi dislivelli a caratterizzarlo. Rispetto al tracciato austriaco, presenta curve piuttosto lente in rapida successione che enfatizzano il grip meccanico. I livelli di usura e degrado sono generalmente bassi ed in passato la strategia più utilizzata è stata quella ad una sosta. Nel 2019, Lewis Hamilton ha vinto invece con due pit stop, in una corsa che ha visto cinque diverse tattiche tra i primi 5.
Di solito in Ungheria si registrano le temperature più alte di tutta la stagione. La mancanza di aria fresca provocata dalla posizione del tracciato lo rende particolarmente duro per piloti e monoposto. Vedendo le previsioni di questo weekend, tuttavia, la situazione potrebbe essere meno complicata del previsto, con la colonnina di Mercurio che non dovrebbe arrivare a livelli record. Gli pneumatici lavorano costantemente, senza possibilità di raffreddarsi date le 14 curve pressoché continue, con solo un breve rettilineo. Alcuni piloti hanno definito l’Hungaroring una pista da kart, date le sue caratteristiche.
L’analisi di Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli: “Per la prima volta, il Gran Premio d’Ungheria è la terza gara della stagione. Le tre mescole nominate e le allocazioni di set sono gli stessi delle prime due gare, con i piloti che conoscono bene questo tracciato. Nel 2019, Max Verstappen ha ottenuto il nuovo record della pista, imbattuto dal 2004: sarà quindi molto interessante vedere come le monoposto 2020 affronteranno questo weekend, a parità di mescole e di gamma. Hungaroring è un circuito molto impegnativo per monoposto e piloti, dove è essenziale una gestione ottimale delle temperature e che in passato ci ha riservato alcune sorprese. Sarà interessante capire se il fatto che l’Ungheria sia solo la terza gara dell’anno possa influire sugli equilibri in pista, con alcuni Team che porteranno proprio questo weekend degli sviluppi sulle monoposto”.
Pressioni minime al via
Anteriore: 20,0 psi
Posteriore: 18,0 psi
Camber massimo
Anteriore: -3,75°
Posteriore: -2,00°
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse