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F1, Mercedes ogni anno più dominante. W11 una macchina perfetta. E il DAS…

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Avete presente quando si gioca ad un videogame nel quale si devono superare numerosi schemi e difficoltà, prima di sfidare al duello decisivo il “mostro” finale. Ecco, la Mercedes per i suoi rivali sembra davvero quel nemico che provi a sconfiggere in ogni modo, ma non c’è verso. Ha sempre ragione lui, anzi, si fa forte delle debolezze altrui per diventare ancor più temibile e inscalfibile. Dopo sei anni di dominio pressoché assoluto a livello di titolo piloti e costruttori, la scuderia di Brackley ha nuovamente spaventato tutti al termine della prima giornata dedicata alle prove libere del Gran Premio d’Austria 2020 di Formula Uno.

Lo si era già visto con chiarezza nel corso del test pre-stagionali del Montmelò ed è stato ribadito anche nelle tre ore di sessione di oggi al Red Bull Ring. Le W11 fanno letteralmente paura. Non davano segno di avere il minimo neo già nelle prove in terra catalana e lo hanno confermato anche sul circuito incastonato tra i monti della Stiria. La giornata, dopotutto, si è conclusa con Lewis Hamilton davanti a tutti con il tempo di 1:04.304 precedendo il suo compagno di team Valtteri Bottas di poco meno di due decimi. Per tutti gli altri, non sono rimaste che le briciole. I distacchi valicano ampiamente i sei decimi, con la sensazione che recuperarli nella giornata di domani sarà quasi impossibile.

Come una vera impresa. Esattamente come venire a capo dell’ultimo schema dei videogame. Un confronto avvilente per gli avversari che ci provano ogni anno, ogni Gran Premio, ma la risposta della scuderia capeggiata da Toto Wolff arriva sempre secca, puntuale e inesorabile. Non lo si rimarca troppo spesso, ma la capacità di trovare sempre nuovi stimoli per le Frecce d’argento (ormai Frecce nere vista la nuova colorazione della monoposto) è qualcosa che stupisce e lascia abbacinati. Una squadra che ha vinto tutto per anni ma che, per esempio, è sempre pronta per presentare un nuovo sistema come il DAS per alzare l’asticella di un gradino e rendersi ancora più imprendibile.

Già, il Dual Axis Steering System, che lasciò tutti a bocca aperta già quando venne presentato durante i test invernali. Uno stratagemma che garantisce un ulteriore vantaggio tecnico a Lewis Hamilton e Valtteri Bottas. La W11 quando procede in rettilineo vede le proprie gomme anteriori allinearsi per ridurre l’impatto aerodinamico (con conseguente miglioramento della velocità di punta) mentre in frenata con il ritorno del volante nella sede originale (perchè è proprio l’avanzamento e l’arretramento di questo elemento che mette in funzione il DAS) la monoposto ha un migliore inserimento in curva, per produrre maggiore scorrevolezza e, di conseguenza, una minore usura degli pneumatici. Sotto questo aspetto la macchina anglo-tedesca è stellare. Con le mescole medie e hard, infatti, ha la capacità di completare stint lunghissimi senza mettere in mostra il minimo segno di degrado.

Se, quindi, Red Bull e Ferrari confidavano nel ritorno in pista per rimpolpare i loro sogni di gloria si può dire che l’ennesimo “pugno” della Mercedes sia arrivato in maniera pesante. Le Frecce d’argento sembrano impeccabili e pronte a dominare, non solo questo fine settimana. Il “mostro” finale dei videogame è pronto a impaurire tutti gli avversari per l’ennesima volta. Il weekend del Gran Premio d’Austria è iniziato sotto foschi presagi, per tutto il resto del gruppo. La scuderia di Brackley, per quanto si è visto, non ha la minima intenzione di abdicare e vuole con tutta la propria forza il settimo anno di dominio assoluto in Formula Uno. Per i rivali cosa rimane? Per ora il classico “insert coin” e sperare che il nemico più temibile commetta un errore di sufficienza o di sottovalutazione degli avversari. Cosa più unica che rara per Toto Wolff e compagni…

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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