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F1, Mondiale 2020: outsider e possibili rivelazioni. Norris e Sainz in agguato, Racing Point mina vagante

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Il Mondiale di F1 2020 scatterà tra pochi giorni, anzi ormai si può già dire ore, con il fine settimana del Gran Premio d’Austria sul tracciato del Red Bull Ring. Una gara che, nelle ultime edizioni, ha sempre regalato emozioni e colpi di scena e che farà da antipasto ad una annata che si annuncia equilibrata, almeno in vetta, e assolutamente particolare, visto il calendario così compresso e rivoluzionato rispetto alle idee originali. Se, tuttavia, diciamo che Lewis Hamilton e la Mercedes sono i favoriti per conquistare nuovamente i due titoli e al loro inseguimento vedremo, in quest’ordine, Red Bull e Ferrari, non dovremmo andare molto lontano dalla realtà.

In poche parole, se volessimo scommettere il classico euro, vinceremmo ben poco. Lo scenario di questo 2020 appare già ben delineato e, oggettivamente, non c’è la sensazione che si potranno vivere rivoluzioni particolari. Qualche sorpresa forse sì, ma stravolgimenti totali no. Chi, dunque, potrà essere la rivelazione di questo campionato sia a livello di piloti, sia di vettura?

Iniziamo con il dire che ci sarà grande attenzione attorno alla McLaren. Carlos Sainz e Lando Norris saranno due protagonisti da tenere assolutamente sott’occhio per motivazioni diverse. Il primo, infatti, sarà sotto la lente di ingrandimento perché tra dodici mesi sbarcherà in Ferrari, per cui il suo status cambierà radicalmente. Il suo vicino di box, invece, è da anni additato come uno dei futuri numeri uno della categoria (anche se nato solamente nel 1999) e proverà a ribadirlo anche in questa occasione, dopo le buone cose fatte vedere da quando è sbarcato nella categoria.

Il britannico avrà un altro connazionale pronto a brillare. Stiamo parlando di George Russell. Certo, a differenza di Norris, il classe 1998 avrà tra le mani una Williams, per cui non potrà cullare particolari sogni di gloria, ma il suo possibile approdo in Mercedes nel 2021 lo metterà a sua volta sotto la lente di tutti gli addetti ai lavori. Un altro pilota nell’orbita della scuderia di Brackley è Esteban Ocon. Il francese, dopo un anno senza Formula Uno, torna con un sedile importante in Renault. Sa perfettamente che si giocherà tantissimo in questa annata. Il sogno di guidare una Freccia d’argento sta svanendo, ma l’ex Force India vuole confermarsi nella massima categoria del motorsport e siamo pronti a vederlo all’opera per dare il suo massimo.

A livello di vetture, invece, bisognerà fare particolare attenzione alla Racing Point. La monoposto che, a detta di tutti, ricalca quasi pedissequamente la W10 campione del mondo del 2019 si presenta ai nastri di partenza della nuova annata con la chiara intenzione di stupire e inserirsi ai piani alti. Il mezzo c’è, bisognerà vedere se Sergio Perez e Lance Stroll saranno in grado di confermarlo anche gara dopo gara. I primi segnali visti nei test pre-stagionali del Montmelò hanno davvero sorpreso tutti, per cui attenzione alla macchina tinta di rosa.

In casa Renault ci si attendeva molto da questo ritorno in Formula Uno, mentre per ora si stanno raccogliendo solamente delusioni e addii di piloti importanti come Daniel Ricciardo, per cui sarà più interessante capire come si comporterà la McLaren (laddove si accaserà lo stesso australiano nel 2021) che appare una delle monoposto con maggiori chance di crescita. Aspettative pari quasi allo zero, invece, per Haas e Alfa Romeo che, per quanto visto a Barcellona, sembravano due delle scuderie più in difficoltà. In chiusura, infine, attenzione alla Alpha Tauri che, oltre ad avere cambiano nome e livrea, potrebbe avere compiuto qualche passo avanti interessante nella lotta di metà gruppo.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Lapresse

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