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Formula 1
Pagelle F1, GP Austria 2020: Ferrari gravemente insufficiente. Perez e Norris si esaltano
Se il Gran Premio d’Austria ci aveva regalato grandi emozioni, quantomeno nel tratto finale grazie alle tre Safety Car, il Gran Premio della Stiria 2020 di Formula Uno ha sicuramente deluso da questo punto di vista. Pochi sorpassi e zero colpi di scena, se non per quel che è successo al via, ovvero con il clamoroso incidente tra le due Ferrari che si sono autoeliminate già in curva 3. Spunti non ne mancano dopo la gara del Red Bull Ring. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle del Gran Premio della Stiria per scoprire quali piloti si sono comportati nella maniera migliore sul Red Bull Ring.
PAGELLE GRAN PREMIO DELLA STIRIA 2020 – F1
Charles Leclerc (Ferrari) 3: come la curva nella quale mette ko il suo compagno di team. Una manovra troppo anticipata (eravamo al primo giro dopotutto) e azzardata (non c’era abbastanza spazio per passare) che proprio non era nel copione della gara. Una settimana fa in quel punto gli era andata alla grande infilando Sergio Perez, questa volta, invece, “boccia” Sebastian Vettel per un patatrak davvero inammissibile per la scuderia di Maranello che già ha enormi problemi con la propria vettura. Il monegasco l’ha combinata grossa, forse l’errore più grave della sua carriera in Formula Uno. Sciagurato.
Sebastian Vettel (Ferrari) s.v.: al via (era decimo) aveva compiuto una partenza nella quale aveva perso ulteriori posizioni e si era ritrovato ancor più nella pancia del gruppo. Non è certo colpa sua però se il compagno di scuderia lo centra in curva 3 e lo mette ko. Sfortunato.
Ferrari 2: un secondo weekend ancora peggiore del primo. La SF1000 continua a mettersi in mostra solamente per lacune e difetti e anche le nuove componenti portate non hanno sortito il minimo effetto. Come se non bastasse un progetto tecnico quanto mai sbagliato, i piloti combinano un disastro dopo circa un chilometro. Come un anno fa ad Interlagos i due ferraristi vanno a contatto e si eliminano. Un disastro sportivo inammissibile e una vera e propria onta per un team che, ora come ora, è in alto mare sotto ogni punto di vista.
Lewis Hamilton (Mercedes) 10: dopo il weekend scorso nel quale aveva pasticciato un po’ troppo tra qualifiche e gara, stavolta l’inglese non ha voluto fare prigionieri. Pole position sontuosa sotto la pioggia ieri, gara comandata dall’inizio alla fine oggi, senza lasciare il minimo scampo a nessun rivale. Il campione del mondo ha ribadito a tutti che, anche quest’anno, sarà lui il grandissimo favorito per il titolo iridato. Il Cavaliere Nero è pronto al settimo alloro.
Valtteri Bottas (Mercedes) 7.5: un passo indietro rispetto a sette giorni fa. Nel Gran Premio d’esordio non aveva sbagliato nulla e aveva davvero impressionato. In questo fine settimana, invece, prende la “paga” dal compagno di scuderia ma si rifà nel finale con il bel duello (vinto) con Max Verstappen. Il finlandese rimane in vetta alla classifica generale, la domanda sarà “per quanto tempo”?
Max Verstappen (Red Bull) 7.5: le ha provate tutte per mettere in discussione lo strapotere delle Frecce Nere ma, come si è visto, al momento non c’è partita. L’olandese ha spinto al massimo lungo tutta la gara ma conclude comunque al terzo posto. Sembra l’unico in grado di poter opporsi a Hamilton e Bottas, ma la Red Bull dovrà sospingerlo al meglio. Contro rivali simili servirà davvero uno sforzo clamoroso in quel di Milton Keynes.
Alexander Albon (Red Bull) 6.5: va bene che per il thailandese il quarto posto si può considerare un buon risultato, ma rispetto al compagno di scuderia accusa un distacco troppo grande. Senza la seconda sosta ai box dell’olandese si sarebbe valicato il mezzo minuto. Troppo.
Sergio Perez (Racing Point) 7.5: un voto in meno per il contatto finale con Alexander Albon che gli costa il quarto posto. Ieri aveva concluso il suo sabato già nella Q1 deludendo e non poco. Oggi, invece, cambia marcia e rimonta in maniera rabbiosa. La sua Racing Point lo asseconda al meglio, inanella giri record su giri record e sfiora, come detto, addirittura il quarto posto. Il messicano quando c’è da badare al sodo in gara non è secondo a nessuno. Ha rischiato di scrivere una delle sue pagine migliori di sempre al Red Bull Ring partendo addirittura dalla diciassettesima casella della griglia.
Lando Norris (McLaren) 7: inizia il suo weekend con tre posizioni di penalità evitabilissime per colpa di una bandiera gialla non rispettata nelle prove libere, in qualifica non brilla in maniera particolare e sembra confermare il trend anche oggi. Negli ultimi due giri, invece, cambia marcia e regala spettacolo con i sorpassi su Lance Stroll e Daniel Ricciardo. Conclude quinto dopo il podio dell’esordio e conferma di essere davvero uno dei giovani più interessanti di tutto il Circus.
Carlos Sainz (McLaren) 6: piazza, non senza sorpresa, il giro veloce in gara ed è l’unico aspetto positivo. Partiva terzo e chiude nono, vedendo ancora una volta la targa del suo compagno di scuderia Norris. Lo spagnolo dovrà davvero rimboccarsi le maniche per non sfigurare nei confronti del suo giovane vicino di box britannico. Senza il giro veloce la prova sarebbe stata sicuramente più deludente.
Daniel Ricciardo (Renault) 6: prova a ribaltare ogni scenario con una strategia medie-soft che, fino a metà gara, sembra dargli ragione. Perde colpi nel finale e anche il duello rusticano con Lance Stroll (voto 6.5) che rischia la penalizzazione.
Esteban Ocon (Renault) 6.5: la sua RS20 lo abbandona dopo 27 giri condotti a buoni livelli. Era appena stato superato dal compagno di scuderia Daniel Ricciardo per la sesta posizione, quindi la macchina tinta di giallo lo ha appiedato senza che lui ne avesse colpa. Potevano arrivare punti pesanti come all’esordio. Peccato!
VIDEO: L’INCIDENTE ASSURDO TRA LECLERC E VETTEL
CHARLES LECLERC: “E’ SOLO COLPA MIA, HO BUTTATO VIA TUTTO. CHIEDO SCUSA A VETTEL”
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ORDINE D’ARRIVO DEL GP DI STIRIA 2020 DI F1
PAGELLE GP STIRIA 2020: FERRARI VOTO 2
VIDEO: HIGHLIGHTS E SINTESI DELLA GARA
STROLL E RICCIARDO SOTTO INVESTIGAZIONE
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Lapresse