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Formula 1
F1, perché il DAS è un vantaggio per la Mercedes. Ma dal 2021 sarà vietato
Il clima si scalda a Spielberg (Austria), sede del primo round del Mondiale 2020 di F1. Neanche il tempo di scaldare le gomme, come verrebbe da dire, che è già venuto il momento del primo reclamo ufficiale.
Arriva dalla Red Bull la richiesta di chiarimento alla FIA e l’oggetto di discussione è il famigerato DAS, un sistema introdotto dalla Mercedes nel corso dei test in Spagna e provato nel corso delle prove libere 2 dalla W11 di Lewis Hamilton. Questa soluzione, usando il volante come fosse la cloche di un aereo, permette al pilota di modificare la convergenza delle ruote anteriori e quindi di aumentare le temperature delle gomme sull’avantreno. Gli articoli del regolamento tecnico violati secondo la scuderia di Milton Keynes sarebbero il 3.8 e il 10.2.3. I rappresentati della Mercedes dovranno incontrare gli steward e quindi chiarire la loro posizione, di piena fiducia nei confronti di questo dispositivo.
Giova ricordare che il DAS sia stato ritenuto illegale nel prossimo campionato e questo ha alimentato i dubbi di Red Bull a riguardo della bontà di quanto progetto a Brackley, ben consapevole comunque dei benefici che può dare. Il vantaggio è quello di controllare con precisione le temperature degli pneumatici e migliorare l’inserimento in curva, in quanto le ruote anteriori sono nella finestra d’utilizzo ideale. Mercedes, infatti, sembrerebbe aver trovato l’equilibrio perfetto: il Dual Axis Steering system per ottenere grip meccanico, nello stesso tempo la W11 è passata passata alla configurazione a basso coefficiente di carico, quella studiata dalla Ferrari l’anno scorso. Il vantaggio chiaro è quello di aumentare le velocità di punta sui rettilinei proprio per la minor resistenza all’avanzamento e di abbinare a ciò un miglior rendimento in termini di guidabilità grazie al dispositivo descritto.
Una “furbata” che ha spiazzato i rivali, che tentano la carta del reclamo, anche se sembra difficile che vi possa essere un provvedimento da parte dei commissari.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse