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F1, protesta Renault contro Racing Point: nuovi dettagli e rischio squalifica dalle gare per la scuderia di Lawrence Stroll

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La Racing Point, come è noto, è finita al centro dell’attenzione quest’anno per l’estrema “somiglianza” con la Mercedes W10 dell’anno scorso. Le prestazioni della monoposto britannica, in questo senso, sono state talmente buone che tutti nel paddock la ritengono un clone della vettura dell’anno scorso progetta a Brackley. Dopo tante chiacchiere, ieri la Renault ha deciso di presentare un ricorso ufficiale alla FIA per far chiarire alcuni aspetti legati alla legalità della RP20.

Emergono ulteriori dettagli circa la protesta ufficiale, peraltro accolta dagli Stewards. Sembra, infatti, che ad essere direttamente incriminate siano le prese d’aria dei freni, giudicate in tutto e per tutto identiche a quelle della monoposto anglo-tedesca della passata stagione. Proprio per tale ragione, sia Racing Point che Mercedes saranno costrette a fornire le parti incriminate al fine di consentire una comparazione alla FIA.

La scuderia di Lawrence Stroll, che continua a difendere la legittimità del proprio operato e del progetto, si è detta particolarmente frustrata da tale situazione, lasciando intendere come una mossa di questo tipo sia riconducibile a un’assenza di informazioni da parte della Renault. Nel caso in cui il giudizio della Federazione fosse favorevole alla squadra di Enstone, le conseguenze per Racing Point potrebbero essere importanti e includerebbero, tra le altre, una squalifica da tutte le gare a cui il team ha preso parte con questa macchina.

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Foto: Lapresse

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