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Formula 1

F1, quarto posto costruttori e qualche podio: obiettivi modesti per la Ferrari da qui a fine stagione

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Dopo i test pre-stagionali del Montmelò tutti, tifosi, addetti ai lavori, piloti, tecnici e dirigenti, sapevano che la Ferrari avrebbe sofferto nel Mondiale 2020. Ma, tra il soffrire il disastro sportivo che stiamo vedendo ora, ce ne passa. In mezzo ci stanno mesi di aspettative fragorosamente infrante già nel corso del primo fine settimana di gare. Il Gran Premio d’Austria aveva subito fatto capire ampiamente che le difficoltà non sarebbero certo mancate, quindi i due appuntamenti successivi hanno fatto il resto, mettendo il carico da 11.

Tre gare che, senza dubbio di essere smentiti, avrebbero portato ad altrettanti doppiaggi per le due vetture del Cavallino Rampante. Una onta sportiva davvero epocale. Come mettere il timbro in cera lacca su due aspetti: il primo, che la SF1000 racchiuda in sé un processo totalmente sbagliato; il secondo che ormai con la impossibilità di stravolgere la vettura, per il team di Maranello rischia di aprirsi un campionato nel quale dovrà veramente lottare per le briciole che lasceranno la Mercedes o la Red Bull.

C’è poco da nascondersi dietro un dito. gli scenari della Ferrari sono davvero cupi. Non si potrebbe definire in maniera differente una situazione nella quale ormai concludere nella top10 non è scontato, come portare entrambe le monoposto nella Q3 al sabato. Il livello attuale è questo. Dietro alle Frecce nere, certo, ma anche a debita distanza da Red Bull, Racing Point e McLaren. Con questi presupposti il morale di tutti a Maranello è sotto i tacchi e l’incubo è dietro l’angolo: le uniche vittorie di questa annata saranno quelle di Charles Leclerc nel corso del Gran Premi virtuali durante il lock-down.

Con una vettura che fa fatica a essere tenuta in pista, come si può anche solo pensare a qualche vittoria? Ora come ora per i due piloti della Rossa non si potrà che rimboccarsi le maniche e estrarre il massimo da una monoposto che proprio non va. Qualche podio qua e la potrebbe essere davvero l’unico reale obiettivo? Potrebbe, ma nemmeno questo sarà facile, dato che il calendario proporrà tanti circuiti sui quali la SF1000 soffrirà in maniera ancor più netta. Silverstone (due volte), Spa o Monza sono piste da motore, per cui la Ferrari potrebbe fare ancora peggio di quanto visto sul Red Bull Ring o Hungaroring. Un orizzonte davvero tremendo, come per quel che riguarda il campionato costruttori. Al momento la Ferrari è quinta. Sì, avete letto bene, quinta. Il divario nei confronti della Mercedes è già quasi in tripla cifra. 121 punti il team di Brackley, 27 per la Rossa. Ormai non sarà facile nemmeno rincorrere Red Bull (55), McLaren (41) e Racing Point (40). Riuscire a raggiungere il podio sarebbe davvero il minimo sindacale, ma non sarà una passeggiata di salute.

Si annuncia, quindi, un finale di Mondiale 2020 davvero mesto in quel di Maranello, con la consapevolezza che anche il 2021 sarà sulla stessa falsariga. Non ci sarà la tanto attesa rivoluzione tecnica (se ne penserà nel 2022) per cui i livelli muteranno di poco. Non dimentichiamoci che il prossimo anno anche la McLaren sarà dotata di motore Mercedes. Una rivale temibile in più, dunque, per una scuderia che sta davvero annaspando e si sta inceppando. Servirebbe un miracolo. Ma senza poter mettere mano alla vettura, non si potrà che affidarsi a qualcosa di irrazionale…

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Foto: Lapresse

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