Formula 1
F1, Sebastian Vettel-Ferrari: poca chiarezza dalla scuderia di Maranello
Non vi sono dubbi che le dichiarazioni nella conferenza stampa del GP d’Austria (prima prova del Mondiale 2020 di F1) di Sebastian Vettel abbiano scosso tutti nella giornata di ieri. La rivelazione che la telefonata di Mattia Binotto abbia comunicato direttamente il termine del rapporto attraverso una telefonata, senza alcuna richiesta di rinnovo, ha fatto crollare come un castello di carte le varie interpretazioni che si stavano facendo in quel momento sulla trattativa tra la Rossa e il teutonico.
Tanti, forse anche troppi, avevano parlato di un Vettel restio ad accettare un’offerta di contratto al ribasso e di un solo anno di durata. Considerazioni smentite dalle parole di Seb, ma anche la stessa Ferrari è stata sconfessata dal momento che a maggio, quando vi è stato l’annuncio, si era parlato di accordo consensuale. A quanto pare, le cose non stavano così e lo stesso riguarda alcuni particolari nella gestione sportiva: a febbraio 2020 Binotto parlava del teutonico come di un riferimento, ma stando a quanto ha dichiarato lo spagnolo Carlos Sainz (il pilota prescelto per sostituire il tedesco) i contatti erano iniziati nella chiosa del 2019. Appare evidente che qualcosa non quadri e forse nella scuderia ci sia un po’ di confusione nelle decisioni.
Una SF1000, a quanto pare, progettata non nel migliore dei modi lo sta a dimostrare, ed ecco che in Austria, mentre i top team sono dotati di aggiornamenti, la Rossa è in una configurazione da test e attende gli sviluppi in Ungheria, tra due settimane. Non vi sono dubbi che il contesto non sia dei migliori e anche le possibili frizioni che vi potranno essere tra il monegasco Charles Leclerc e Vettel stesso, vista la situazione contrattuale di quest’ultimo, non promettono nulla di buono.
IL VIDEO DELL’INTERVISTA DI SEBASTIAN VETTEL
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse