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Giro d’Italia 2020: il nuovo percorso, le 21 tappe e le stellette di difficoltà

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E’ stato presentato il nuovo tracciato del Giro d’Italia 2020, con le tappe siciliane che sostituiranno quelle ungheresi, le quali sono state rinviate all’anno prossimo. Le nuove aggiunte non stravolgono il tracciato della Corsa Rosa, ma, comunque, lo inaspriscono un po’. La cronometro iniziale sicula sarà lunga quasi il doppio rispetto a quella che era in programma in terra magiara e, oltretutto, è stato introdotto anche un nuovo arrivo in salita sull’ascesa di Roccaraso, erta affrontata per l’ultima volta nel 2016. In quell’occasione, peraltro, Vincenzo Nibali andò in difficoltà dopo essere stato attaccato da Tom Dumoulin.

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GIRO D’ITALIA 2020: IL NUOVO PERCORSO, LE 21 TAPPE E LE STELLETTE DI DIFFICOLTA

SABATO 3 OTTOBRE, PRIMA TAPPA: Monreale-Palermo (15 km, cronometro individuale) **
Si inizia con una cronometro dalla lunghezza non banale e dal tracciato molto rapido, dato che gran parte di esso è in discesa o in leggera discesa. Qua uno specialista come Remco Evenepoel può già dare dei distacchi importanti ai rivali di classifica. Gli scalatori più puri e meno portati per le prove contro il tempo rischiano di lasciare sul piatto anche un minuto. Grande rivale dell’enfant prodige belga potrebbe essere l’azzurro Filippo Ganna.

DOMENICA 4 OTTOBRE, SECONDA TAPPA: Alcamo-Agrigento (150 km) ***
Nel secondo giorno si torna ad Agrigento, dove nel 2008 vinse Riccardo Riccò. Arrivo adatto ad atleti esplosivi, capaci di tenere in salita e di sfrecciare allo sprint. Sarebbe perfetto per un Peter Sagan al top della forma, ma non va sottovalutato nemmeno Michael Matthews.

LUNEDI’ 5 OTTOBRE, TERZA TAPPA: Enna-Etna (150 km) ****
Primo arrivo in quota del Giro d’Italia 2020. Il traguardo è posto sull’Etna, che verrà affrontato dal versante di Piano Provenzana. Sono quasi 19 chilometri, con pendenza media del 6,6%. Gli ultimi tremila metri, però, sono quasi al 9% di media.

MARTEDI’ 6 OTTOBRE, QUARTA TAPPA: Catania-Villafranca Tirrena (138 chilometri) **
Frazione molto particolare. A metà tappa, infatti, è piazzata l’ascesa di Portella Mandrazzi, la quale misura circa venti chilometri. Dopo lo scollinamento, però, ci sarà solo discesa e pianura. In altri momenti di Giro, questa sarebbe stata una giornata ideale per le fughe. Al quarto dì, però, può essere che le squadre che hanno corridori veloci che tengono in salita provino a sfruttare la lunga erta presente nel tracciato per condurre la frazione verso uno sprint ristretto.

MERCOLEDI’ 7 OTTOBRE, QUINTA TAPPA: Mileto-Camigliatello Silano (225 km) ***
Tappa lunga e dura, con un percorso da classica delle Ardenne. Nel finale, inoltre, è presenta la lunga ascesa del Valico di Montescuro, 25 chilometri al 5,4%. Qua potrebbe esserci anche qualche schermaglia tra gli uomini di classifica.

GIOVEDI’ 8 OTTOBRE, SESTA TAPPA: Castrovillari-Matera (188 km) **
Ennesima frazione non banale, con arrivo previsto in centro a Matera, dove nel 2013 vinse John Degenkolb. Altra tappa per corridori come Matthews e Sagan, ma qua anche uno come Caleb Ewan potrebbe essere della partita.

VENERDì 9 OTTOBRE, SETTIMA TAPPA: Matera-Brindisi (143 km)*
Prima frazione senza difficoltà altimetriche, spazio agli sprinter, dunque.

SABATO 10 OTTOBRE, OTTAVA TAPPA: Giovinazzo-Vieste (200 km) **
Tappa sicuramente meno banale rispetto a quella del giorno prima, ma per gli sprinter che sono in grado di difendersi un minimo in salita, non dovrebbero esserci problemi ad arrivare al traguardo.

DOMENICA 11 OTTOBRE, NONA TAPPA: San Salvo-Roccaraso (199 km) ****
Frazione davvero tosta, poiché l’ascesa finale è preceduta dal Passo Lanciano, dal Passo San Leonardo, dal Bosco di Sant’Antonio e dallo strappo di Pescocostanzo (affrontato al Giro 2008 quando a vincere fu Bosisio, tra gli uomini di classifica Riccardo Riccò, Danilo Di Luca e Alberto Contador staccarono tutti gli altri). L’erta conclusiva non è durissima nel complesso, ma sale a gradoni e presenta tratti in cui la strada s’inerpica senza pietà. Inoltre, arrivando al termine di 200 chilometri così impegnativi, farà penare più di qualche corridore.

MARTEDI’ 13 OTTOBRE, DECIMA TAPPA: Lanciano-Tortoreto (177 km) ***
Tappa da non sottovalutare, con un finale ricco di brevi strappi. Molti velocisti rischiano di non tenere le ruote del gruppo qua. Sarà, verosimilmente, un’altra giornata ideale per Sagan e Matthews.

MERCOLEDI’ 14 OTTOBRE, UNDICESIMA TAPPA: Porto Sant’Elpidio-Rimini (182 km) *
Frazione senza grosse difficoltà altimetriche. Gli sprinter torneranno a ruggire.

GIOVEDI’ 15 OTTOBRE, DODICESIMA TAPPA: Cesenatico-Cesenatico (204 km) ***
Eccoci alla frazione che presenta il tracciato della Nove Colli, nota granfondo. Sarà un continuo salire e scendere, c’è pochissima pianura. Assomiglia un po’ a una Liegi-Bastogne-Liegi. Spazio alla fuga, ma gli uomini di classifica potrebbero darsi battaglia.

VENERDI’ 16 OTTOBRE, TREDICESIMA TAPPA: Cervia-Monselice (192 km) **
Frazione per velocisti, ma due GPM di quarta categoria posti nel finale potrebbero essere mortiferi per coloro che soffrono di più quando la strada sale.

SABATO 17 OTTOBRE, QUATTORDICESIMA TAPPA: Conegliano-Valdobbiadene (34 km, cronometro) ****
E’ la crono più lunga di questo Giro d’Italia e si snoda lungo le colline del prosecco. I corridori affronteranno anche il durissimo strappo di Cà del Poggio. Qua Remco Evenepoel potrebbe guadagnare molto sui rivali per la maglia rosa.

DOMENICA 18 OTTOBRE, QUINDICESIMA TAPPA: Rivolto-Piancavallo (185 km) ****
Il giro torna a salire con l’arrivo sull’erta friulana che in passato fu teatro dei successi di Pantani e Landa. Prima dell’ascesa finale, inoltre, il plotone dovrà affrontare Sella Chianzutan, Forcella di Monte Rest e Forcella di Pala Barzana.

MARTEDI’ 20 OTTOBRE, SEDICESIMA TAPPA: Udine-San Daniele del Friuli (229 km) ***
Frazione molto lunga e con ben sei GPM di terza e seconda categoria. A questo punto del Giro, in una frazione di questo tipo, è molto probabile vedere andare una fuga al traguardo.

MERCOLEDI’ 21 OTTOBRE, DICIASETTESIMA TAPPA: Bassano del Grappa – Madonna di Campiglio (203 km) ****
Altro arrivo in quota su una salita in cui hanno vinto Marco Pantani, nel 1999, e Mikel Landa, nel 2015. L’erta conclusiva non è durissima, ma è preceduta da Forcella Valbona, Monte Bondone e Passo Durone, per cui la tappa rischia di rivelarsi a dir poco devastante.

GIOVEDI’ 22 OTTOBRE, DICIOTTESIMA TAPPA: Pinzolo-Laghi di Cancano (207 km) *****
Si parte subito in salita con l’erta di Campo Carlo Magno, ma il momento clou arriva nel finale quando il plotone prima dovrà affrontare un titano che non necessita di presentazioni, lo Stelvio, e in seguito, in rapida successione, l’ascesa che porta a Laghi di Cancano. E’ la seconda tappa più dura del Giro e qua, salvo tagli dovuti a un’eventuale nevicata sullo Stelvio, ci saranno grossi distacchi.

VENERDI’ 23 OTTOBRE, DICIANNOVESIMA TAPPA: Morbegno-Asti (251 km) *
E’ la frazione più lunga del Giro, ma anche una delle più semplici. Spazio agli sprinter prima del gran finale.

SABATO 24 OTTOBRE, VENTESIMA TAPPA: Alba-Sestriere (198 km) *****
Tappa infernale con Agnello, Izoard, Montgenèvre e Sestriere uno in fila all’altro. Frazione ideale per gli attacchi da lontano, dato che le salite più dure sono le prime. E’ l’ultima occasione per gli scalatori puri per vincere il Giro d’Italia.

DOMENICA 25 OTTOBRE, VENTUNESIMA TAPPA: Cernusco sul Naviglio-Milano (15,7 km, cronometro) **
Il Giro si chiude con una cronometro. Distanza contenuta, ma in caso di distacchi ridotti tra i primi della classifica, questi 15 chilometri, tutti pianeggianti, potrebbero essere decisivi. Qua uno come Evenepoel può pensare di dare anche un minuto a un grimpeur che fa fatica contro le lancette come Carapaz.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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