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Giulio Ciccone: “Calendario tutto italiano, aiuterò Nibali al Giro e voglio imparare da lui per la classifica generale”

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L’anno scorso ha fatto esaltare il pubblico italiano: una vittoria di tappa al Giro d’Italia, poi la maglia di miglior scalatore nella Corsa Rosa, oltre ad un Tour de France all’attacco nel quale si è ritrovato clamorosamente in vetta alla classifica per qualche giorno, vestendo la Maglia Gialla. Nel 2020 era ripartito alla grande, con il successo al Trofeo Laigueglia, poi lo stop causa pandemia che ha fermato il mondo del ciclismo e dello sport in generale. Giulio Ciccone è pronto a ripartire, con il solito entusiasmo: in questo finale di stagione vorrà sicuramente farsi valere. OA Sport l’ha intervistato in esclusiva.

Come procede la preparazione in vista della ripartenza?

“Bene, sono più che soddisfatto. Dopo lo stop forzato non vedevo l’ora di poter tornare ad allenarmi su strada. Ho passato qualche settimana in Abruzzo, a trovare la mia famiglia, e poi sono tornato a Monaco per proseguire la preparazione. Tutto è filato liscio. Ora, in ritiro, siamo finalizzando il lavoro per farci trovare pronti fin dai primi appuntamenti. Il rodaggio in gara, a cui siamo sempre stati abituati, non esisterà. Abbiamo un tour de force di tre mesi nei quali dobbiamo tenere un livello di condizione sempre molto buono. Non sarà facile, ma sto bene e ho una voglia matta di correre”.

Un 2019 da sogno per te con Maglia Gialla vestita al Tour e successo di tappa (oltre che della Maglia Blu) al Giro. Come ti senti ad essere proiettato così improvvisamente tra i top a livello mondiale?

“Sì, il 2019 è stata una stagione ricca di soddisfazioni. Non mi sento tra i top a livello mondiale, ma ho dimostrato di migliorare di stagione in stagione e credo di avere ancora margini per fare meglio. Arrivare al top è l’obiettivo. Ovviamente le due vittorie citate mi hanno portato in una nuova dimensione, specialmente al Tour, il palcoscenico mondiale più importante. È stato come entrare in una lavatrice… tutto così frenetico, un vortice esaltante. Il mio obiettivo però è stato quello di rimanere con i piedi per terra senza cedere alla troppa esaltazione. La strada è ancora lunga e voglio percorrerla fino in fondo”.

Il tuo programma ancora deve essere definito del tutto: dopo la Strade Bianche sai dove andrai per preparare il Giro?

“Sarà un calendario prettamente italiano, salvo cambiamenti in corsa. Farò il pieno di classiche italiane, come Trittico, Milano-Torino, Milano-Sanremo, Gran Piemonte, Lombardia, Emilia e Campionato italiano. Poi la Tirreno-Adriatico, con la speranza di una chiamata di Cassani per il Mondiale, e il Giro d’Italia”.

Il Lombardia può essere già un obiettivo importante?

“Beh, è innegabile che il percorso si addica alle mie caratteristiche e mi piaccia. Diciamo che mi piacerebbe fare bene. Quest’anno ci sarà anche Vincenzo, oltre a Mollema che l’ha vinto l’anno scorso. Sicuramente per la squadra è un obiettivo importante e concreto”.

Pensi di essere, o di diventare in un futuro prossimo, un corridore da grandi corse a tappe?

“L’obiettivo è quello. Credo di aver già dimostrato una discreta tenuta sulla tre settimane, ma so di dovere e poter ancora crescere. In questa stagione la grande occasione per mettermi alla prova a fare classifica sarebbe stata la Vuelta a España. Occasione sfumata, purtroppo. Quest’anno lo vedo come un anno importante per imparare da un maestro come Vincenzo. Chi, meglio di lui, può darmi consigli per gestirmi un grande giro?”.

Al Giro d’Italia sarai semplicemente lo scudiero di Nibali o getterai un occhio alla classifica?

“L’obiettivo di tutti, in squadra, è aiutare Vincenzo a vincere la maglia rosa. E non direi ‘semplicemente’ perché sarà un’esperienza importantissima per crescere e migliorare. Poi, se ci saranno occasioni per giocare le mie carte in qualche arrivo, ci proverò. Ma la classifica la curerà Vincenzo e io sarò al suo fianco”.

Il Mondiale e, ancor più le Olimpiadi, hanno percorsi molto adatti alle tue caratteristiche: ti senti pronto ad indossare da protagonista la maglia azzurra?

“Lo spero! È un obiettivo e sarebbe un grande onore ricevere una chiamata da Cassani. Io sono molto motivato a conquistarmi un posto e cercherò di arrivare pronto per il Mondiale”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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