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Golf: European Tour 2020 di ritorno, anche se a mezzo servizio. L’Austrian Open segna la ripartenza in attesa dei tornei britannici

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Si ricomincia anche con i tornei in Europa. A marcare il nuovo via alla stagione continentale è l’Austrian Open, un evento dalla vita complicata, la cui prima edizione si tenne nel 1990 e fu vinta da Bernhard Langer. Dopo aver fatto su e giù tra European e Challenge Tour, ha comunque trovato alcuni vincitori di livello, tra cui l’irlandese Paul McGinley (l’eroe della Ryder Cup 2002), lo spagnolo Rafael Cabrera-Bello, il padrone di casa Bernd Wiesberger (che però in quest’occasione non c’è), per chiudere con il finlandese Mikko Kohronen nel 2018, prima della mancata disputa di un anno fa.

Quest’anno il torneo assume una valenza particolare, perché i punti dello stesso conteranno tanto per il tour europeo quanto per il Challenge Tour, e così sarà anche per l’evento in programma la prossima settimana, l’Euram Bank Open, sempre in territorio austriaco. Dal 22 luglio, invece, ci sarà il ritorno vero e proprio dell’European Tour con i sei tornei nelle Isole Britanniche, i primi cinque dei quali determineranno dieci partecipanti (ove non diversamente qualificati) per lo US Open. Ci saranno test legati al coronavirus direttamente in loco per tutti, dai giocatori ai caddie agli addetti ai lavori in generale.

Il field non rappresenta ancora appieno ciò che di meglio può portare in gara l’European Tour: è infatti un mix tra alcuni giocatori di ottimo livello del principale circuito continentale e dei migliori giocatori in giro sul Challenge. Tra i protagonisti si possono annoverare senza dubbio il finlandese Sami Valimaki, vincitore in uno degli ultimi tornei prima della pausa, l’Oman Open, il belga Nicolas Colsaerts, già protagonista in passato in Ryder Cup, e l’olandese Joost Luiten. In scena anche il pittoresco spagnolo Miguel Angel Jimenez, ancora in gara a 56 anni, con 21 vittorie sull’European Tour tra cui un BMW PGA Championship e tre Major su quattro conclusi almeno una volta nei primi cinque posti.

Tra gli italiani ci sono tre giocatori che l’European Tour conosce bene: Renato Paratore, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta, tutti ben contenti di tornare in scena dopo un periodo tanto lungo di pausa (Laporta, peraltro, ha concrete chance di fare il proprio ingresso nei primi 100 giocatori del mondo). Sono diversi anche i protagonisti abituali del Challenge Tour e in generale dei livelli più bassi rispetto a quello principale: Lorenzo Scalise, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, oltre a Filippo Bergamaschi che lo scorso anno aveva la carta per l’European Tour, in cui era entrato assieme a Guido Migliozzi (il quale, però, rinvia il suo rientro presumibilmente per lo swing britannico).

Si gioca al Diamond Country Club di Atzenbrugg, vicino Vienna, una location ormai storica per il torneo austriaco, del quale verrà offerta copertura in Italia da GolfTV.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Yu Chun Christopher Wong / Shutterstock.com

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