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IndyCar, GP Indianapolis 2020: Scott Dixon vuole allungare in classifica nel secondo round stagionale

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Secondo round della stagione 2020 alle porte per la NTT IndyCar Series, che si appresta ad affrontare il primo dei tre appuntamenti previsti quest’anno ad Indianapolis. Questo fine settimana si gareggerà sul tracciato interno del celebre impianto dello stato di Indiana, mentre il 23 agosto l’ovale sarà teatro della 500 Miglia di Indianapolis. Sabato 4 luglio è in programma la seconda tappa dell’IndyCar Series 2020, la prima non ovale del campionato dopo il debutto del 6 giugno a Fort Worth, in Texas. Si tratterà di un weekend storico e molto significativo per gli sport motoristici americani, infatti per la prima volta Nascar ed IndyCar correranno nello stesso circuito per un appuntamento congiunto (la gara dell’Indy si svolgerà sabato, quella della Nascar sarà domenica).

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Scott Dixon, trionfatore nella prova inaugurale, è leader in classifica generale ed è uno dei grandi favoriti per il successo anche sui 3.925 metri del Road Course di Indianapolis dopo aver sfiorato la vittoria nella passata edizione. Il neozelandese del Team Chip Ganassi, beffato al penultimo giro nel 2019 da Simon Pagenaud quando si trovava in testa, proverà inoltre a spezzare il dominio incontrastato di Team Penske, capace di aggiudicarsi tutte e sei le edizioni disputate del GP di Indianapolis, nato nel 2014. Nell’albo d’oro di questo appuntamento sono presenti due soli piloti, l’australiano Will Power ed il francese Pagenaud, entrambi a quota tre successi sulla pista interna dell’Indianapolis Motor Speedway.

Da non sottovalutare chiaramente il campione Indy in carica, l’americano Josef Newgarden (terzo in Texas al debutto stagionale), il quale completa la line-up della squadra di Roger Penske insieme a Power e Pagenaud. Per quanto riguarda i possibili outsider vanno segnalati sicuramente Zach Veach (ai piedi del podio in Texas), Alexander Rossi (vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 2016), Ryan Hunter-Reay (due volte sul podio nel Road Course di Indianapolis) e Colton Herta (classe 2000, più giovane vincitore di un round nella storia dell’IndyCar) del Team Andretti, oltre allo svedese Felix Rosenqvist, pole-man dell’ultima edizione con il team di Chip Ganassi.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Lapresse

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