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Lewis Hamilton, GP Austria 2020 F1: “La Red Bull sembra molto vicina, ma io sono entusiasta di sfidare Verstappen”

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Lewis Hamilton è pronto a dare la caccia al suo settimo titolo iridato in F1, eguagliando il record del tedesco Michael Schumacher. Il britannico, anche in questa stagione condizionata dalla pandemia, sarà il pilota di riferimento alla guida della macchina da battere. La Mercedes nel corso dei test a Barcellona (Spagna) ha messo in mostra un potenziale enorme e l’introduzione del DAS (Dual Axis Steering system, un sistema che permette al pilota di modificare la convergenza delle ruote anteriori e quindi aumentare le temperature delle gomme sull’avantreno) ha rappresentato il fiore all’occhiello.

Il sei volte campione del mondo, però, in questa pausa per l’emergenza sanitaria si è speso per un’importante causa, ovvero quello della lotta contro il razzismo. E’ noto quanto Lewis tenga al rispetto dei diritti civili, tornato in auge più che mai dopo l’uccisione negli Stati Uniti di George Floyd. L’asso nativo di Stevenage è stato al centro di una polemica, negli ultimi giorni, con l’ex boss del Circus Bernie Ecclestone, il quale si era lasciato andare a dichiarazioni “discutibili” sulla vicenda. Da questo punto di vista, LH44 non le ha mandate a dire. Si potrebbe pensare che Hamilton si sia fatto un po’ distrarre da vicende lontane dalla pista, ma questo lo scopriremo in questo weekend sul tracciato del Red Bull Ring. “E’ stato un periodo in cui abbiamo potuto riflettere su altri aspetti“, le prime parole dell’alfiere del team di Brackley in conferenza stampa.

Se si guarda al passato, il tracciato austriaco non è mai stato particolarmente gradito alla Mercedes, soprattutto dal punto di vista delle temperature. Lo conferma Hamilton: “Pista impegnativa per noi, non abbiamo mai trovato la finestra perfetta per le nostre macchine. Vedremo se quest’anno andrà diversamente“. Considerando i rivali, il campione del mondo in carica ritiene la Red Bull molto vicina e nei test ha dato ottimo risposte. In questo senso, si potrebbe prefigurare un duello appassionante con l’olandese Max Verstappen, a segno nelle ultime due edizioni del GP sul Red Bull Ring: “Red Bull sempre forte su questa pista e bene anche nei test. Sono curioso di vedere come andranno le cose e sono entusiasta di sfidare Max. Lui è cresciuto di anno in anno e quindi sono pronto a lottare“.

Lewis poi ha risposto alle curiosità relativamente alle sue rimostranze politico-sociali: “E’ stato un peccato che ci sia voluta un’altra morte di un nero per dare vita a tutto questo movimento. Il video di quella morte è stata una scintilla, anche per spingere la gente a informarsi e conoscere tutti gli aspetti. Positivo vedere una reazione. Bella la reazione della F1 e anche della Mercedes sull’importanza dell’inclusione. Però non ho sentito parlare gli altri team, per il momento poche opportunità sono state date alle minoranze. Io non smetterò di spingere fino a quando non ci sarà un vero cambiamento. E dobbiamo unire le forze. Difficile cambiare, ma bisogna cambiare“, il pensiero del britannico. Si è poi parlato nel corso di questo weekend dell’eventualità che i piloti possano inginocchiarsi in omaggio a Floyd, come si è già visto fare da parte di altri sportivi in queste ultime settimane: “Se ci inginocchieremo tutti? Ancora non ne abbiamo parlato, ma non è la mia priorità. Ma vedremo, qualsiasi cosa faremo dovremo farla tutti uniti. Dobbiamo trovare unità in questo sport su questo tema. Poi si potrà lottare per mettere fine alle discriminazioni e alle ingiustizie. Non basta un hashtag e poi tornare alla situazione di prima, noi che siamo privilegiati dobbiamo unire le nostre voci. Come team abbiamo dimostrato di conoscere bene qual è la situazione attuale“.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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