MotoGP, Marc Marquez: “Sono al 100% fisicamente, ho ritrovato le sensazioni del 2019. Posso salire sul podio in tutte le gare”

Il Mondiale di MotoGP 2020 è finalmente pronto a partire da Jerez de la Frontera. Tra gli uomini più attesi c’è sicuramente Marc Marquez, dominatore indiscusso della classe regina ormai dal 2013. Infatti il ventisettenne catalano ha conquistato ben 6 degli ultimi sette titoli iridati messi in palio, compresi gli ultimi quattro. Tuttavia, secondo molti addetti ai lavori, in questo 2020 potrebbe trovarsi a fronteggiare la fortissima concorrenza di una Yamaha estremamente performante, grazie alla quale Maverick Vinales e Fabio Quartararo sognano di ribaltare i valori in campo. Quali sono, quindi, le sensazioni di Marquez alla vigilia della nuova stagione? Ecco le sue parole nella conferenza stampa pre-GP.

Innanzitutto è stata posta una domanda riguardo l’esito dei test di mercoledì. Al riguardo Marquez ha detto: “I test sono stati una giornata importante, soprattutto perché sono tornato in moto e perché avevo dei dubbi riguardo la mia condizione fisica, quindi ero ansioso di testarla. Ieri tutto è andato a posto, ho capito che la mia condizione fisica è al 100% e sono riuscito a girare come voglio. Sul piano lato tecnico, le ultime ore dei test invernali in Qatar ci avevano permesso di fare un grande passo avanti. Non sapevamo se fosse un caso, magari dovuto alla pista, invece ieri abbiamo avuto conferma che i progressi sono reali e siamo tornati alle sensazioni del 2019. È stato molto importante per la nostra squadra, che non vede l’ora di proseguire nel suo lavoro e non vedo l’ora di tornare in pista domani per le prove libere”.

Si è parlato molto riguardo alla decisione di Honda di non confermare a prescindere Alex Marquez, sostituendolo con Pol Espargaro del 2021: “Io rispetto sempre le decisioni di Honda, che sono mirate a ottenere il meglio per la squadra. L’anno prossimo avrò un compagno diverso, così come l’anno scorso ne avevo uno diverso. Honda vuole sempre salire sul podio, se non lo fa è un disastro. Quindi, per sostituire Jorge, c’era bisogno di un buon pilota e la migliore opzione era Alex, anche se per un rookie la norma sarebbe iniziare in un team come LCR, dove infatti andrà l’anno prossimo. Comunque non mi dispiacerà avere Pol come compagno. Io non ho mai posto veti e di sicuro non ne ho posti sull’arrivo di Espargaro per salvare mio fratello. Mi dispiace invece per Carl Crutchlow, che nel corso degli anni ha dato tanto alla Honda e da tempo fa parte della famiglia HRC. È sempre triste quando qualcuno se ne va. Però è una decisione di Honda e come detto io le rispetto sempre. In questo caso comunque subentra mio fratello, quindi sono contento per lui”.

Marquez poi ha fatto una considerazione molto interessante riguardo i double header: “Sicuramente ci sarà più motivazione prima di iniziare la stagione, è sempre così alla vigilia dell’esordio. La prima gara però non sarà troppo diversa dalle prime gare degli anni scorsi. La cosa un po’ strana, che può fare la differenza, riguarda invece la seconda gara, che sarà sulla stessa pista della prima. Quindi si correrà per due volte di fila sullo stesso circuito. Questo significa che nel secondo weekend i set-up delle moto saranno già conosciuti. Quindi durante le prove libere si potranno fare dei test, ma soprattutto questa situazione implicherà che settimana prossima ci sarà molto più equilibrio e saremo tutti molto più vicini”.

Infine, lo spagnolo ha ampliato lo sguardo all’intera stagione: “Chiaramente è difficile non sapere quante gare ci aspettano. Però la mentalità è sempre la stessa, ovvero andare sempre al 100% su ogni pista, cercando di non fare errori. La strategia è sempre la medesima e non è condizionata dal numero di gare in campionato, siano esse 10, 15 o 20. Se sarà possibile salire sul podio in tutte le gare? Se dovessi rispondere adesso dico di sì, questo è quello che cercheremo di fare. Tuttavia gli avversari non mancano e saranno tutti veloci”.

paone_francesco[at]yahoo.it

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Foto: Abdul Razak Latif / Shutterstock