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Mario Cipollini: “Perché non sono nel ciclismo? C’è Cassani: fa tutto lui. Lavoro per la verità su Pantani”

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Mario Cipollini è stato letteralmente scoppiettante durante la diretta di Lello Ferrara 3.0. Il Re Leone è stato esplosivo nella sua chiacchierata e ha lanciato un paio di dichiarazioni ad effetto che faranno sicuramente parlare. Il 53enne toscano, l’uomo col maggior numero di vittorie di tappa al Giro d’Italia, ha risposto alla domanda sul perché non è più nel mondo del ciclismo: “Perchè il ciclismo ha Cassani e Di Rocco e siamo a posto. Cassani è tutto: CT, commentatore, allenatore, gestore, uomo immagine. Dovrebbe avere spazio anche gente come Fondriest, Argentin, Chiappucci. Bugno invece è nel sindacato…“.

Il Campione del Mondo 2002 lamenta di essere stato messo ai margini dopo una gloriosa carriera in bicicletta, intanto si è soffermato anche su Marco Pantani: “Con mamma Tonina stiamo lavorando affinchè venga fuori la verità. Per ora non posso dire altro“. Interessante un aneddoto sull’immenso Alfredo Martini: “Nel 1996 venni convocato ad Atlanta per le Olimpiadi. La Nazionale aveva un biglietto economy. Io presi quelli in business, per me e per Alfredo Martini. Per me lui era come il papa. Quel viaggio con lui mi cambiò. Quando stai per così tante ore assieme entri in confidenza profonda. Comunque ricordo che Alfredo parlava di tutto e poi ti stupiva con la narrazione di una poesia di Garcia Lorca. Un uomo di una saggezza infinita“.

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Foto: Shutterstock

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