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Ciclismo
Matteo Trentin: “Farò Tour e Classiche. Con Van Avermaet ci completiamo. Milano-Sanremo? Magari è la volta buona…”
Classiche e Tour de France nel mirino del vicecampione del mondo Matteo Trentin, che il prossimo 28 luglio tornerà ufficialmente in corsa alla Vuelta a Burgos, prima di focalizzarsi sui grandi obiettivi stagionali. Tra questi spicca la Milano-Sanremo dell’8 agosto, in cui lo scorso anno è riuscito a centrare la top ten e che rientra a pieno nelle sue possibilità. Approdato in questo 2020 alla formazione polacca CCC Team, il campione europeo di Glasgow 2018 si è ritrovato in una squadra bene attrezzata per le Classiche, le stesse che ha sempre avuto a cuore; e qui affiancherà l’oro olimpico Greg Van Avermaet. Nell’intervista esclusiva che ha rilasciato ad OA Sport, il trentenne di Borgo Valsugana ci ha parlato di come ha vissuto questi mesi di stop, del nuovo calendario gare e delle ambizioni personali nelle Classiche Monumento.
Pensi ancora al Mondiale nello Yorkshire? A mente fredda, quale errore non ripeteresti durante la gara?
“Sinceramente no, oramai è passato. E, a mente fredda, io di errori non ne ho fatti. Ho semplicemente trovato qualcuno più bravo di me”.
Come ti trovi con la CCC?
“Con la squadra mi trovo molto bene. È ovvio che purtroppo non abbiamo potuto avere più di tanto tempo da passare assieme, visto che il Covid-19 ha fatto saltare un po’ i piani di tutti”.
Come hai vissuto la quarantena? Quali sensazioni hai provato?
“Sono rimasto a casa con la mia famiglia e devo dire che è stata una bella sensazione, perchè normalmente non ho mai tutto questo tempo da poter spendere con i miei bambini e la mia compagna Claudia. Poter stare a casa tra di noi è una cosa molto rara”.
Cosa ti hanno lasciato questi mesi di isolamento?
“Questi mesi mi hanno comunque lasciato una piccola lezione, ossia che bisogna sapersi godere un po’ di più tutto quanto. Soprattutto il fatto che si dava sempre per garantita la libertà di poter andare ovunque e invece, di punto in bianco, ci siamo ritrovati chiusi in casa”.
Cosa ne pensi del nuovo calendario UCI?
“Penso sia quello che è. Nel senso che ci saranno anche dei difetti, ma alla fine della fiera siamo riusciti a concentrare un sacco di gare in pochissimo tempo e ovviamente qualcuno ne sarebbe uscito penalizzato. Questo si sapeva sin dalla partenza. L’importante sarà correre. Sicuramente, il momento in cui si partirà, tutti avranno il loro spazio”.
Quale sarà il tuo programma stagionale?
“Sarà praticamente un ricalcolo del programma che avrei dovuto fare prima. Quindi si incentrerà tra le Classiche e il Tour de France, ovviamente spostato con le varie tempistiche”.
Come verrà gestita la convivenza con Van Avermaet?
“Ci completiamo a vicenda. Sicuramente avere un compagno in più davanti nelle corse che contano, soprattutto nel finale, sarà un vantaggio per tutti e due”.
Pensi di poter ancora vincere una Classica Monumento?
“Penso di sì. È da un po’ di anni che sono lì davanti alla Milano-Sanremo. E adesso chissà che magari, con lo spostamento effettuato, sia l’anno buono. Chi lo sa”.
Van der Poel, Van Aert ed Evenepoel rischiano di lasciare soltanto briciole agli altri?
“Non credo. Alla fine tutti quanti davano Van der Poel vincente al Mondiale, ma poi non ha vinto lui. La stagione è lunga e non ci sono soltanto loro tre, ma tanti altri corridori molto forti”.
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Foto: Chris Auld – ufficio stampa CCC Team