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MotoGP, Alex Rins: “Non sono al 100%. Se dovessi provare troppo dolore, mi fermerò”

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Alex Rins è uno dei grandi delusi del Gran Premio di Spagna. Il portacolori della Suzuki sognava di lottare per il podio, ma non ha potuto neppure gareggiare a causa di un incidente patito nella giornata di sabato che gli ha causato un infortunio alla clavicola. Il ventiquattrenne catalano però è riuscito a recuperare e sarà regolarmente al via del Gran Premio di Andalucia. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate nella conferenza stampa del giovedì.

Innanzitutto Rins ha parlato della dinamica della sua caduta e delle sue condizioni. “Sono molto contento di essere qui, perché sabato la mia caduta è stata davvero molto brutta. È stata la classica caduta che non vorresti mai avere, ho perso l’anteriore entrando in curva 11 e per evitare Jack [Miller nda], che era a terra, sono entrato velocissimo nella via di fuga. Qui la ghiaia è molto profonda, quindi mi sono infossato e ho perso il posteriore. Sono volato giù dalla moto, impattando sul terreno direttamente sulla spalla, che è uscita immediatamente e ha anche subito una piccola frattura. Ho cercato di recuperare con il mio fisioterapista, ma non c’è stato modo. Ho superato l’esame medico e domani potrò scendere in pista. Vedremo che sensazioni avrò in moto. Sicuramente non sarò al 100%, se dovessi sentire molto dolore e non mi sentirò sicuro nel guidare, allora mi fermerò. Dove sarei arrivato se fossi rimasto in salute e avrei corso? Non saprei, dico solo che chi ha gareggiato merita un applauso perché è sceso in pista in condizioni durissime”.

Quale sarà l’obiettivo per il weekend? “Credo che l’obiettivo per questo weekend sarà cercare di correre. Innanzitutto cominciare a girare venerdì e capire come andranno le cose. Il lato positivo è che l’assetto è già pronto, perché l’abbiamo già preparato settimana scorsa, quindi non sarò obbligato. Se trovo fastidioso che si parli molto di più di Marquez? È normale che si parli tanto di lui, ha vinto tante gare e tanti campionati, inoltre domenica ha fatto una rimonta clamorosa. È lui il numero uno in questo momento”.

A proposito dell’incidente, forse è stato causato dal fatto che ci sia stata una lunga pausa e c’era un po’ di ruggine? “Non credo di essere caduto perché abbiamo passato troppo tempo senza moto. Ognuno di noi cerca il limite e si può cadere. A volte perdi l’anteriore e ti salvi, altre volte finisci a terra. Nel mio caso sono anche stato sfortunato, perché ho dovuto evitare Jack. La nuova regola sulle bandiere gialle? Vedremo come andranno le cose, però bisognerà prestare attenzione, perché alcuni piloti possono fermarsi, altri invece no. In realtà è molto difficile controllare quando tagli l’acceleratore quando c’è una caution”.

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Quanto è stato importante lavorare con la camera iperbarica per recuperare? “Ci ho passato 2 ore al giorno qui a Jerez. È stato molto utile per far passare l’infiammazione e mi ha aiutato molto, ma non è stato il solo strumento per recuperare. Ho usato metodi anche più tradizionali”.

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Foto: La Presse

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