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MotoGP, Fabio Quartararo: “La Yamaha non è la moto da battere. La penalità? Non so cosa dire”

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Due Yamaha davanti a tutti al termine dei test di Jerez de la Frontera (Spagna), riservati alla MotoGP. I centauri della classe regina, reduci dal periodo di stop, sono tornati in azione sul tracciato andaluso per raccogliere informazioni utili per l’esordio iridato, previsto proprio su questo circuito nell’imminente weekend (17-19 luglio). M1, dunque, in evidenza con lo spagnolo Maverick Vinales (primo) e il francese Fabio Quartararo (secondo), gli unici capaci di infrangere la barriera dell’1’38”.

La moto di Iwata, secondo gli addetti ai lavori, sembra adattarsi bene alla nuova gomma posteriore introdotta dalla Michelin: una soluzione che offre maggior grip in piega, favorendo chi ha nella percorrenza di curva il punto forte. Tuttavia, Quartararo preferisce il profilo basso e non ritiene la Yamaha superiore agli altri: “Non penso che sia giusto dire che la Yamaha è la moto da battere, perché l’ultimo campionato è stato vinto dalla Honda, e non penso che sia così. Sappiamo che la nostra moto è molto veloce sul giro secco, ma non appena abbiamo davanti a noi una Ducati, una Suzuki o una Honda, perdiamo il nostro potenziale perché loro sono più veloci sul rettilineo, mentre noi ci esprimiamo al meglio in curva. Quindi non è facile e penso che la nostra non sia la moto da battere. Ma è vero che durante questo test Maverick è stato molto veloce, inoltre il nostro ritmo è stato davvero buono“, ha dichiarato il francese (fonte: Motorsport.com).

Al transalpino, poi, è stato chiesto un chiarimento in merito alla sanzione comminatagli (non poter disputare 20′ di FP1 nel prossimo GP di Spagna) per aver svolto un test privato senza avvisare su una moto non del tutto regolare al Paul Ricard di Le Castellet il 18 e il 19 giugno: “Sinceramente, abbiamo avuto un incontro questa mattina, poco prima delle prove, poi mi sono concentrato completamente sulla guida. Dopo cinque mesi era quello di cui avevo bisogno. Ho appena finito di guidare, quindi non ho avuto molto tempo di concentrarmi su questa penalità. Ma avremo tempo per parlarne, ora come ora non so cosa dire“.

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Foto: Valerio Origo

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