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MotoGP, GP Spagna 2020: analisi delle qualifiche. Quartararo, Vinales e Marquez come prima, più di prima?

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Dove eravamo rimasti? Le qualifiche del Gran Premio di Spagna 2020 della MotoGP sembra che abbiano riportato le lancette dell’orologio della classe regina allo scorso campionato. Fabio Quartararo si è confermato fenomenale sul giro secco, Maverick Vinales veloce e pronto a dire la sua a livello di passo gara, infine Marc Marquez come sempre capace di puntare alla vittoria in ogni gara e con ogni condizione.

La Q2 di Jerez de la Frontera si è disputata su temperature letteralmente infernali (40° gradi per quel che riguarda l’atmosfera e 60° sull’asfalto) e da una situazione simile non poteva che emergere “El Diablo” Fabio Quartararo. Il francese del team Yamaha Petronas non finisce più di stupire. Al sabato sembra davvero non avere rivali. Quando c’è da estrarre il massimo dalla propria M1 riesce sempre a farcela e, nonostante non abbia ancora vinto in MotoGP, sul giro secco sa esaltarsi. In questo 2020 dal nativo di Nizza ci si attende il salto in avanti proprio in gara. Domani non si annuncia vita facile per lui, con una moto che sembra perdere qualcosa proprio per colpa del caldo torrido del tracciato andaluso. Sarà in grado di compiere questo salto di qualità? Se non riuscirà a ripetersi dal sabato alla domenica, il titolo rimarrà ancora un miraggio. Arriverà, certo, ma forse non quest’anno.

Chi, invece, parte davvero come primo sfidanti di Marc Marquez è Maverick Vinales. Il catalano lo sa, la Yamaha lo sa, tutti i rivali lo sanno. Dopo anni nei quali, per un motivo o per un altro, l’obiettivo finale sfuggiva con troppo anticipo, questa volta no, il portacolori del team Yamaha ufficiale dovrà esserci. Sempre e comunque. La pressione aumenterà, ma l’ex Suzuki sembra pronto alla sfida. Lottare alla pari con il campione del mondo fino alla fine della stagione è una impresa durissima per tutti, ma la sua M1 sembra davvero nell’anno giusto per sorreggerlo al meglio. Dopo stagioni con troppi alti e bassi, infatti, la moto di Iwata appare davvero performante in ogni condizione. Il suo stile di guida si sposa nel migliore dei modi e mai come ora i sogni di gloria non sono utopistici.

Ad ogni modo, il favorito d’obbligo è sempre Marc Marquez. Dimenticati i problemi alla spalle, e anche quelli con la moto messi in luce a febbraio, il Cabroncito è tornato a spaventare i rivali. Non avrà centrato la pole ma ha colto la centesima prima fila della sua carriera ed è pronto a ripartire da dove aveva lasciato, ovvero dalla vittoria. Il portacolori della Honda come sempre non dà segni di cedimenti. E’ carico e pronto per l’ennesima sfida e anche oggi lo ha dimostrato. Terzo tempo in qualifica dopo il migliore nella FP4 dove ha martellato su crono eccezionali. Puntare ancora su di lui in ottica vittoria è davvero semplice e scontato.

Per tutti gli altri, invece, non mancano le difficoltà. Il team Ducati ufficiale ha preso “paga” dai piloti del team Pramac con un Francesco “Pecco” Bagnaia meravigliosamente quarto proprio davanti al compagno di scuderia australiano, mentre Andrea Dovizioso ha chiuso solo in ottava posizione, con Danilo Petrucci che si è fermato addirittura nella Q1. Pochi sorrisi, ancora una volta, per Valentino Rossi. Il “Dottore” ha fatto il massimo, probabilmente, con un undicesimo posto a un secondo da Quartararo che allarma e non poco. A parità di moto il pesarese continua a soffrire sulla M1, specialmente con il caldo. Anche Franco Morbidelli, decimo, non ha brillato, mentre stupisce ancora una volta Pol Espargarò che porta la sua KTM in settima posizione. Si lecca le ferite, invece, Alex Rins, che dopo un sabato faticoso è andato a cadere rovinosamente con la sua Suzuki proprio in chiusura di Q2. Le condizioni del catalano sembrano preoccupanti, specialmente a livello di spalla sinistra.

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Foto: Lapresse

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