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MotoGP, GP Spagna 2020: Fabio Quartararo il migliore sul passo gara, Vinales soffre il caldo. Bene Dovizioso

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Il venerdì del Gran Premio di Spagna 2020 della MotoGP si conclude con Marc Marquez in vetta alla classifica combinata del tempi delle prime due sessioni di prove libere ma, contemporaneamente, anche tanta incertezza. La motivazione è soprattutto una, ovvero le condizioni  meteo sul tracciato di Jerez de la Frontera. Solitamente la gara in terra andalusa si disputa in primavera, con temperature più accettabili. Sbarcarci, invece, nel cuore del mese di luglio, propone temperature davvero da record. Oggi, per esempio, la colonnina di Mercurio ha raggiunto i 37° per quel che riguarda l’atmosfera, con l’asfalto che si è aggirato addirittura sui 60°. Condizioni davvero limite per moto e pneumatici dei protagonisti della classe regina che oggi, infatti, hanno evidenziato difficoltà specialmente nel corso della seconda sessione di prove libere.

Gli spunti in questa FP2 non sono mancati e saranno di capitale importanza, dato che si è disputata allo stesso orario della gara di domenica. Si è visto un comportamento differente rispetto a quanto visto nel corso della mattinata, con diversi piloti che hanno fatto davvero fatica. Chi, invece, ha brillato in maniera particolare è stato Fabio Quartararo. Anzi, si potrebbe dire il team Yamaha Petronas nel suo complesso, dato che Franco Morbidelli ha piazzato il miglior tempo della sessione, proprio davanti al suo vicino di box francese.

“El Diablo”, che ha perso i primi 20 minuti della FP1 per colpa della penalità che gli è stata inflitta per aver violato il regolamento dei test fuori dal calendario, sembra ripartito da dove aveva lasciato un anno fa o, per meglio dire, al termine dei test pre-stagionali. La sua M1 ha compiuto passi in avanti notevoli. Non è ancora pronta a combattere con Honda e Ducati a livello di potenza, ma sotto ogni altro punto di vista c’è, eccome. Come sempre il nativo di Nizza sarà l’uomo da battere per la pole position di domani, mentre in ottica gara può ben sperare per merito di un passo gara solido e notevole.

Chi, come sempre, si staglierà all’orizzonte tra il classe 1999 e il primo successo in MotoGP, ci sarà ovviamente Marc Marquez. Inutile girarci attorno. Lo spagnolo, come sempre, sarà da annoverare come sicuro favorito. Lui è sempre pronto a combattere, su ogni tipo di pista ed in ogni condizione meteo. Questa volta la sua Honda non è partita nel migliore dei modi. Tra test invernali e primi turni di Jerez, come ha spiegato lo stesso campione del mondo, manca ancora il giusto feeling per puntare al massimo. Ma, da un “animale da gara” come il Cabroncito, c’è da attendersi una risposta immediata.

Non mancherà, ovviamente, Maverick Vinales. Lo spagnolo del team Yamaha ufficiale, però, oggi ha faticato più del previsto. La FP2, addirittura, lo ha visto solamente al settimo posto ma, quello che ha fatto preoccupare il numero 12, è stata la simulazione di passo gara. La sua M1 non ha risposto come si attendeva l’ex Suzuki e domani, quindi, dovrà realizzare le modifiche giuste per rimettersi con pieno merito nel novero dei papabili per il successo.

Tra questi, come spesso capita a Jerez, non dovrebbero esserci le Ducati. La moto di Borgo Panigale ha spesso mal digerito la pista andalusa e, anche oggi, ha dimostrato di non poter competere per la vittoria. Andrea Dovizioso conferma di essere guarito al 100% con la clavicola e di essere competitivo sul giro secco, ma sulla lunga distanza sarà un altro paio di maniche. Stesso destino, se così si può dire, anche per Valentino Rossi. Il “Dottore” ha terminato la sua FP2 addirittura in ventesima posizione, con un secondo e spiccioli di distacco da Franco Morbidelli. Fino a un anno fa il pilota romano era accomunato con il nove volte campione del mondo sul fronte delle difficoltà con la M1. Se ora anche il rappresentante del team Petronas sembra trovarsi a proprio agio con la sua moto, rimane solamente Valentino Rossi a non risolvere questo rompicapo. Un problema sempre più grande per il nativo di Tavullia. Giornata complicata, infine, anche per la Suzuki. La moto di Hamamatsu era sembrata davvero interessante nei test pre-stagionali, mentre oggi ha completamente marcato visita. Inizia in salita il Mondiale 2020?

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