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MotoGP
MotoGP, analisi della gara. La prima autorevole di Quartararo, Dovizioso di carattere e gli ‘zeri’ di Marc Marquez e di Valentino Rossi
Riordinare le idee non è semplice al termine del primo round del Mondiale 2020 di MotoGP. Il tracciato di Jerez de la Frontera ha offerto diversi spunti e quindi è opportuno esprimersi per punti per non perdersi.
1 LA VITTORIA DI FABIO QUARTARARO
Il bilancio era 6 pole-position e 7 podi nel 2019 e il 2020 regala a Fabio il brivido del successo, il suo primo in top-class, dopo aver ottenuto la pole-position. Una vittoria d’autorità quella del transalpino, partito male, ma poi capace di rimontare con grande lucidità, senza mai scomporsi più di tanto. Nessuna ansia nella sua guida e la M1 condotta con maestria ed eleganza. Il risultato finale sono 25 punti che sono una bella iniezione di fiducia in vista del bis del prossimo weekend in terra andalusa. La Yamaha tra le mani del francesino è convincente e lui sa come sfruttarla.
2 L’INFORTUNIO A MARC MARQUEZ
“Trauma al braccio destro con la frattura dell’omero totale, anche se non c’è un dislocamento. Possibile sia leso il nervo, ma non possiamo ancora dirlo. Sicuramente dovrà essere operato. Lo terremo in osservazione ancora per alcune ore. Domani in caso non ci siano ulteriori novità si procederà con l’intervento all’omero. Correre i prossimi due GP? Non è una risposta che possiamo dare ora. Quando è arrivato il pilota aveva forti dolori, per cui lo abbiamo sedato. Abbiamo cercato di ricomporre la frattura e medicato il pilota al torace“. E’ questo il responso medico su Marc Marquez. Il fuoriclasse nativo di Cervera esce, in tutti i sensi, con le ossa rotte da questo appuntamento e salterà anche il prossimo GP di domenica prossima. Una gara condizionata dal “chi troppo vuole, nulla stringe”. Sì perché oggi Marc non è stato perfetto e lucido, ma ha voluto esagerare. Nel primo errore in curva-4, con salvataggio miracoloso, il destino un po’ gli aveva dato mano. Ma poi, la rimonta ai limiti del paranormale non è stata completata per eccessivo ardore e l’highside può costare caro. In un campionato che non dà respiro, non poter essere in grado di competere per qualche appuntamento è molto pesante.
3 IL PROBLEMA TECNICO A VALENTINO ROSSI
“All’inizio gli mancava grip, aveva problemi per frenare. Dopo con la gomma dietro è stato ancora più difficile, dobbiamo ancora guardare e capire cosa è successo nello specifico. Non è caduto, si è semplicemente fermato“, considerazioni di Lin Jarvis, managing director della scuderia di Iwata, sullo zero di Valentino Rossi. E niente, questa gomma posteriore Michelin proprio non garba a Valentino. Non sarà per il suo stile di guida, ma resta il fatto che problemi seri ne ha solo lui di questa portata. Occorre indagare perché vedere un pilota che in pista non può lottare ed è costretto ad alzare bandiera bianca così fa male. Nel giorno del yamahista Quartararo, il “Dottore” deve assolutamente trovare la cura ai mali del proprio pacchetto.
4 DOVIZIOSO BEL PODIO, MA LA PRESTAZIONE DELLA DUCATI NON CONVINCE
Il terzo posto di Andrea Dovizioso è quello della caparbietà e della costanza, ma non della prestazione. Il forlivese è stato abile ad approfittare dei problemi altrui e a raccogliere con grande puntualità. Tuttavia, come detto da lui stesso ai microfoni della stampa presente, la prestazione non convince, perché la Yamaha è davanti, al pari di un Marc Marquez sano. Se l’obiettivo è quello di lottare per l’iride, è chiaro che questi punti fanno comodo, specie per un “Dovi” che sul podio a Jerez non c’era mai salito. Tuttavia, non è corretto farsi delle illusioni.
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Foto: LaPresse