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MotoGP, il fantasma di Jorge Lorenzo. Non c’è, ma si sente. E la Ducati ci pensa…

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Il Mondiale 2020 di MotoGP è alle porte. Dopo tante incertezze, il campionato ha un inizio fissato, ovvero quello del 19 luglio a Jerez de la Frontera (Spagna). Sulla pista andalusa la classe regina inizierà il proprio percorso, sconvolto non poco dalla pandemia globale. Un calendario che vedrà protagonista il Vecchio Continente e con un doppio appuntamento in terra iberica tanto per “prendere il ritmo”.

In Ducati la situazione è tutta da definire. Perché? Ci si sta un po’ perdendo in chiacchiere relativamente al contratto di Andrea Dovizioso. Il forlivese, tra l’altro, è rimasto coinvolto alcune settimane fa in un incidente mentre si stava allenando in una gara di motocross del campionato regionale sulla pista di Monte Coralli, vicino a Faenza, procurandosi una frattura alla clavicola sinistra. Uno spiacevole contrattempo, che non dovrebbe però mettere in dubbio la sua partecipazione al primo round iridato, ma di cui il centauro italiano avrebbe fatto a meno.

Un crash che ha spostato l’attenzione mediatica su altro, ma la questione “accordo” con la Rossa è ancora poco chiara. Le richieste economiche del “Dovi” sono importanti e a Borgo Panigale ci stanno pensando un po’ su se valga la pena sborsare così tanto per un pilota che, pur essendo arrivato tre volte secondo negli ultimi tre campionati, ha 34 anni e quindi un futuro tutto da chiarire anche dal punto di vista agonistico. L’arrivo dell’australiano Jack Miller nella squadra ufficiale ha anche un significato, con la conseguente partenza di Danilo Petrucci in direzione KTM.

Inoltre, il possibile interessamento allo spagnolo Jorge Lorenzo potrebbe essere un altro elemento disgregante nel rapporto tra Andrea e la Ducati. Simone Battistella, manager di Dovizioso, ha detto chiaramente che la Rossa sta facendo delle valutazioni che potrebbero riguardare anche il maiorchino. Una storia un po’ particolare quella di Jorge con i colori della Rossa di Borgo Panigale: nel biennio 2017-2018 arrivarono tre vittorie nell’ultima annata, con quella doppietta Mugello-Barcellona negli occhi di tutti. Un rapporto che non era mai decollato, per le difficoltà iniziali di adattamento dell’iberico alla moto italiano. Tuttavia in quel 2018 qualcosa di buono si vide e di fatto furono gli ultimi successi di Jorge nella classe regina, tenuto conto del 2019 orribile in Honda e l’annuncio del ritiro.

Una decisione di alzare bandiera bianca che però potrebbe essere temporanea. Lorenzo, nel suo attuale ruolo di collaudatore in Yamaha, è coinvolto in alcune attività di pista e se ci dovesse essere una proposta di Ducati potrebbe accettare. Un aspetto, chiaramente, che porterebbe all’interruzione del rapporto con il “Dovi” che potrebbe anche valutare l’eventualità dell’anno sabbatico.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse

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