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MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP di Spagna. Si potrà scalfire il dominio di Marc Marquez?

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Scatta il Mondiale 2020 di MotoGP e lo farà con il Gran Premio di Spagna sul circuito di Jerez de la Frontera nel corso di questo fine settimana. La prima delle due tappe sul circuito andaluso ci permetterà di capire come i piloti avranno smaltito il lungo stop imposto dall’emergenza sanitaria globale e, soprattutto, quali moto si presenteranno al meglio al via della stagione. Una annata quanto mai attesa e ricca di spunti di interessa. Andiamo a scoprire i più importanti per quanto riguarda il Gran Premio di Spagna. 

1 Marc Marquez avrà recuperato dai problemi invernali?

Dopo un inverno 2018/19 con l’operazione alla spalla sinistra, questa volta la pausa invernale ha visto lo spagnolo operarsi alla stessa articolazione, ma sul lato destro. Il problema poteva essere importante se la stagione fosse partita a marzo come previsto, ma l’emergenza sanitaria globale ha posticipato tutto a luglio, permettendo al campione del mondo di risolvere ogni questione dal punto di vista fisico. Il vero cruccio per lo spagnolo è la sua Honda. La moto che negli ultimi anni sembrava cucita addosso al pilota catalano e al suo stile, questa volta lo sta preoccupando. La RC213V non sembra nata sotto i migliori auspici. Il campione del mondo in carica ha analizzato i difetti a livello di comportamento in curva, erogazione della potenza e utilizzo degli pneumatici, ammettendo che a marzo sarebbe stata a fatica nelle prime posizioni. Probabilmente, anzi sicuramente, una specie di “Mani avanti” conoscendo lo spagnolo ma, ad ogni modo, qualcosa non andava nella moto nipponica. Vedremo se queste problematiche saranno risolte in fretta. Se tutto andrà per il verso giusto, ovviamente, il numero 93 sarà l’ovvio e naturale favorito. Ma, mai come quest’anno, non mancheranno i pretendenti a succedergli sul trono della classe regina.

2 Saranno davvero Maverick Vinales e Fabio Quartararo i primi sfidanti?

Lo spagnolo, punto di riferimento del team Movistar ufficiale, e il francese, all’ultimo anno nel team Petronas, sono le frecce all’arco più importanti della Yamaha. Nel corso dei test pre-stagionali i due piloti yamahisti hanno letteralmente impressionato il gruppo, sia a livello di giro secco sia, soprattutto, sul fronte delle simulazioni di passo gara. La moto giapponese si è dimostrata perfetta sia per Vinales, sia per Quartararo, e ha messo in mostra passi in avanti notevoli, anche a livello di motore. Il gap a livello di potenza non è ricucito, ma qualcosa si è visto. A questo punto i due sanno di avere la grande chance per un 2020 da protagonisti. Marc Marquez rimane sempre il punto di riferimento ma, mai come quest’anno, la sfida è aperta e lo vedremo sin dall’avvio di Jerez de la Frontera.

3 Quale Ducati vedremo in pista?

Andrea Dovizioso, al netto della delicata situazione legata al rinnovo di contratto con la scuderia di Borgo Panigale che sembra essere in una fase di leggero stallo, vuole confermarsi primo sfidante a Marc Marquez dopo anni vissuti sulla cresta dell’onda. Ad inizio dei test invernali la sua GP20 appariva ancora lontana dalla migliore condizione ma, dopo un lavoro durissimo, i tecnici emiliani hanno portato la moto bolognese nuovamente a buoni livelli, per cui anche il forlivese sarà della partita. La moto tinta di rosso ha messo in mostra problemi a livello di gomme e percorrenza di curva, ma i miglioramenti si sono visti. La sensazione è che la moto possa essere ancora leggermente in ritardo, ma i piloti sono pronti a dare il massimo. Danilo Petrucci vivrà il primo di numerosi fine settimana con il morale sotto i tacchi, da separato in casa, mentre Jack Miller e Francesco “Pecco” Bagnaia del team Pramac proveranno a farsi largo sin dall’esordio.

4 Valentino Rossi potrà essere protagonista?

La solita grande domanda che ci accompagnerà lungo tutto il campionato e, sostanzialmente, lo ha fatto anche negli ultimi anni. Il “Dottore” è pronto per la sua venticinquesima stagione nel Motomondiale ma lo farà con tanti dubbi. Non tanto per il suo contratto con il team Movistar ufficiale che si concluderà al termine del Mondiale MotoGP 2020, quanto per il feeling scarsissimo con la sua M1. Il pilota di Tavullia nei test pre-stagionali di Sepang e Losail ha messo in mostra qualche passo in avanti rispetto al passato, ma la moto nipponica è ancora lontana dai suoi desiderata in fatto di guidabilità. Sarà così anche a Jerez?

5 La Suzuki sarà davvero pronta a lottare per il titolo?

Alex Rins e Joan Mir, dopo un 2019 di alto livello, hanno finalmente tra le mani un mezzo di alto livello. La nuova Suzuki ha lasciato tutti a bocca aperta tra Sepang e Losail. Veloce, potente e come sempre maneggevole. I due spagnoli vogliono confermare anche in pista quanto fatto vedere nel corso dell’inverno e le due tappe di Jerez potrebbero essere ideali per la conformazione della moto giapponese. Protagonisti sin da subito? La risposta potrebbe essere affermativa, dopo un 2019 di grande crescita, la moto di Hamamatsu è pronta per puntare al bersaglio grosso.

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto:  Abdul Razak Latif / Shutterstock.com

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