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MotoGP
MotoGP, Valentino Rossi intramontabile: podio storico nel GP di Andalucia! Quartararo concede il bis, lacrime Bagnaia
Il Gran Premio di Andalucia 2020, secondo atto del Mondiale MotoGP 2020, ha visto il successo di Fabio Quartararo davanti a Maverick Viñales e Valentino Rossi. Ecco come si è svolta la gara.
Tutti decidono di montare gomma dura all’anteriore e morbida al posteriore. L’unica eccezione è Alex Rins, che opta per due soft. Al via Quartararo mantiene il comando davanti a Viñales, mentre Bagnaia scatta male e scivola indietro. Rossi ne approfitta al meglio e si issa al terzo posto. A centro gruppo le KTM fanno la frittata. Binder tocca Oliveira e il portoghese viene sbalzato dalla moto, dovendosi ritirare. Grandissima delusione per lui dopo l’eccellente quinta piazza in qualifica. Il sudafricano, invece, prosegue, ma si trova in coda al gruppo. Dunque, ci sono tre Yamaha davanti a tutti. All’ultima curva della tornata iniziale Viñales tenta un attacco su Quartararo, ma finisce lungo e si vede sorpassato da Rossi.
Il francese ne approfitta e comincia a tenere un ritmo infernale, mentre alle sue spalle i due centauri del team Yamaha ufficiale sono letteralmente incollati l’uno all’altro. Il Dottore resiste al compagno di squadra e favorisce la fuga dell’alfiere del team Petronas. Seguono Miller, Bagnaia, Nakagami, Morbidelli, Mir e Dovizioso che, ben partito, è già risalito al nono posto. Alla fine del settimo giro Morbidelli sorpassa Nakagami e diventa sesto.
Intanto Quartararo è in fuga, mentre Rossi guadagna terreno rispetto a Viñales, il quale si trova in piena bagarre con le Ducati del team Pramac. Alla nona tornata un attacco di Miller ai danni dello spagnolo non va a buon fine e l’australiano cede la posizione anche al compagno di squadra. Contemporaneamente finisce la gara dell’Aprilia di Aleix Espargaro, il quale si stende. Passa solo un giro e Bagnaia riesce dove Miller ha fallito, issandosi in terza piazza. Viñales crolla, venendo infilato anche dall’australiano e Morbidelli in rapida successione.
Il Gran Premio di Miller però termina al passaggio seguente, quando scivola alla curva nove. Subito dopo si ritira anche Petrucci, a sua volta caduto. Bagnaia è scatenato e ricuce rapidamente il gap da Rossi, sopravanzandolo facilmente alla dodicesima tornata. Anche per Valentino cominciano le difficoltà e il Dottore si vede seriamente minacciato da Morbidelli. Quest’ultimo però si ferma a causa di un problema meccanico quando mancano nove giri.
Le posizioni si stabilizzano. Quartararo gestisce comodamente la situazione con un ampio margine su Bagnaia, il quale a sua volta gode di un buon vantaggio su Rossi, il quale però si ritrova seriamente minacciato da Viñales, che ormai lo ha raggiunto. Seguono Nakagami, Mir e Dovizioso. A sette giri dal termine la Ducati di Bagnaia inizia a fumare in maniera inquietante, mentre Rossi e Viñales sono ai ferri corti. “Pecco” si deve arrendere all’evidenza ed è costretto a fermarsi, rinunciando ad una seconda posizione ormai certa.
Nel finale tutta l’attenzione è catalizzata dal duello per la piazza d’onore tra Rossi e Viñales. Lo spagnolo riesce ad avere ragione dell’italiano al penultimo passaggio. È l’ultimo scossone. Vince Quartararo davanti a Viñales e Rossi. Tripletta Yamaha, la prima dal Gran Premio d’Australia 2014. Nakagami salva l’onore di una Honda ferita chiudendo quarto. Quinto Joan Mir che, stando lontano dai guai, eguaglia il miglior risultato della carriera. Andrea Dovizioso è sesto ed è l’unica Ducati a finire la gara. In campionato Quartararo si porta a 50 punti, contro i 40 di Viñales ed i 26 di Dovizioso.
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Foto: Shutterstock