MotoGP
MotoGP, Valentino Rossi vuole un trattamento diverso da Yamaha: problemi anche politici per il “Dottore” nel team di Iwata
“Ho sofferto gli ultimi 4 giri, mentre domenica ho sofferto dal primo quindi abbiamo fatto un bello step…Visto che ci sono e che ci sarò anche l’anno prossimo mi devono aiutare, è necessario che credano in me e che lavoriamo insieme. Abbiamo dovuto lottare 4 giorni per cambiare, a volte si va incontro con dei problemi che sinceramente non ci si aspetta ma sono anche questioni politiche. Vinales e Quartararo vanno fortissimo, io ho 41 anni, quindi mi dicono ‘impara a guidare questa’. Se non avessimo fatto come volevamo sarebbe stato un altro weekend come settimana scorsa. Mi sono anche detto ‘sarò anche vecchio e qualcuno va più forte di me’ ma era troppo brutto per essere vero. Abbiamo dovuto spingere molto con la Yamaha insieme al mio team per cambiare il setting, perché la moto che ho usato fino a domenica scorsa non è la mia e io non mi trovo bene, è in una posizione in curva che non mi piace“.
Con queste parole (fonte: Sky Sport) Valentino Rossi si è tolto qualche sassolino dopo la conquista del suo primo podio stagionale. Il “Dottore”, al termine del secondo round del Mondiale 2020 di MotoGP a Jerez de la Frontera (Spagna), si è preso una bella rivincita. Con il terzo posto in Andalusia, infatti, il campione di Tavullia è tornato nella top-3, dove mancava dal GP di Austin del 14 aprile 2019. In quell’occasione chiuse secondo alle spalle di Alex Rins (un anno, tre mesi e 14 giorni fa). Per Vale si tratta del 199° podio in top-class e del 235° fra tutte le classi.
Riscontri considerevoli per lui, che finalmente sembra aver trovato la quadra, dopo un periodo molto difficile. Un arco di tempo per Valentino in cui, stando alle sue parole, ha dovuto fare i conti con dei rapporti di forza nel team non così favorevoli. Il Team Factory ha puntato decisamente sulla coppia del futuro (Vinales-Quartararo) e soprattutto i risultati del francesino (leader attuale del Mondiale) rafforzano questa politica. Tuttavia, il nove volte iridato vuole maggior considerazione proprio per aver dimostrato ieri grande competitività, nonostante ancora non sia al 100% dal punto di vista della messa a punto.
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La M1, di fatto, è stata rivoltata come un calzino per consentire al “Dottore” di trovare il giusto feeling e di seguire una strada diversa rispetto ai suoi più giovani compagni di marca. La Yamaha continuerà ad assecondare i voleri di un 41enne che nel 2021 sarà sicuramente in sella? Probabilmente, come accaduto ieri a Jerez, saranno i risultati in pista a fare la differenza.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: LaPresse