Pallanuoto
Pallanuoto, Sandro Campagna: “Queste squadre sono come due figlie per me. Voglio bene ad entrambe”
Ad Ostia la gara amichevole che ha coinvolto le due Nazionali italiane di pallanuoto campionesse del mondo, ovvero quella del 2011, guidata oggi da Sandro Campagna, e quella del 2019, che vedeva oggi in panchina Amedeo Pomilio, si è conclusa con la vittoria per 11-10 del Settebello 2011. A fine gara i protagonisti hanno parlato al sito federale.
Così il CT Sandro Campagna: “Queste squadre sono come due figlie per me. Voglio bene ad entrambe. E’ stata una festa, ma anche una partita vera perché sia gli uni che gli altri avevano voglia di vincere. Paragoni è sempre difficile farne; la squadra del 2011 ha eseguito un percorso completo, quella del 2019 deve ancora crescere. Finalmente siamo tornati a giocare. La pausa è stata devastante per tutto il mondo, soprattutto per quello sportivo. Nel lungo collegiale a Siracusa abbiamo lavorato duramente, recuperato a livello fisico, ma ci mancano le partite. Ne serviranno una decina per tornare al top. Le prime due le abbiamo già fatte: quella a Siracusa in mare e questa al Centro Federale di Ostia. Due eventi per ricreare la coesione e l’armonia di gruppo“.
Ritorno con gol per Christian Presciutti: “La vittoria sta nel DNA. Anche se è un’amichevole bisogna dare sempre tutto. Ci tenevamo a far bene con il gruppo. Era un bel po’ che non ci vedevamo, ma in un attimo abbiamo ritrovato gli stessi automatismi della vittoria iridata del 2011. Contento della doppietta che ha ripreso il match ma ancor di più per l’evento: partite come questa bisognerebbe farne più spesso“.
Presente anche Maurizio Felugo: “Mi sono divertito. E’ stata una partita vera, tosta come sempre lo sono state quelle della Nazionale. Quelli di Gwangiu sono ben allenati e da presidente della Pro Recco sono lusingato. Questi ragazzi compiono tanti sacrifici e sono pronti per la nuova stagione“.
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Chiude Michael Bodegas: “Partita tirata, vera, equilibrata. Non pensavano fosse così ma i campioni sono campioni, come ad esempio Christian Presciutti che al momento giusto si fa trovare sempre pronto. I giovani devono emulare campioni così. Noi ci abbiamo provato fino alla fine, poi mi hanno messo i difensori addosso e non siamo più riusciti a segnare. Il lavoro svolto a Siracusa è stato propedeutico e ce lo ritroveremo più avanti. Ringraziamo la Federazione e la città di Siracusa per l’organizzazione e l’ospitalità“.
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: LaPresse