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Rally, la fase finale del Mondiale 2020 vedrà meno giorni di gare e una riduzione del chilometraggio

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Tra gli sport più colpiti dall’emergenza sanitaria globale in questo 2020 non possiamo non citare il rally. Il Mondiale in corso, infatti, è stato sospeso dopo tre sole tappe (Montecarlo, Svezia e Messico) ed ora sta provando a rimettere assieme le tessere del puzzle per completare un calendario quanto mai complicato. Sembra che le prove che saranno aggiunte saranno solamente quattro, ma la speranza (a quanto pare flebile) è che qualcuna in più possa essere nuovamente collocata.

Gli organizzatori del Mondiale WRC stanno valutando ogni situazione e opportunità per concludere al meglio questo complicatissimo Mondiale 2020. Secondo quanto affermato nei giorni scorsi da Yves Matton, responsabile Rally-FIA il computo totale di gare potrebbe effettivamente essere di sette, per cui con sole quattro ancora da disputare e, contemporaneamente, si starebbero valutando alcune proposte che permetterebbero ai team di risparmiare in un momento nel quale i conti in tasca se li stanno facendo davvero tutti.

In quale modo potrebbero esserci novità? In primo luogo si sta studiando un format diverso per quel che riguarda il fine settimana di gare. L’intenzione sarebbe di ridurre i giorni di corsa, dai quattro attuali fino a tre (sparirebbero lo shakedown del giovedì e le prove speciali di questa giornata, per correre dal venerdì mattina fino alla domenica) e, contemporaneamente, limare anche i chilometri delle prove speciali che compongono le gare. Si pensa di ridurre la distanza minima complessiva delle speciali a 250 chilometri totali.

Queste novità sono state rivelate da Oliver Ciesla, capo dei promotori del WRC a motorsport.com: “Abbiamo preso in considerazione la possibilità di accorciare i fine settimana di gara. Anche ridurre i chilometri, ossia riducendo le gare di un giorno. Ma alla fine abbiamo visto che accorciando le gare in quel modo non abbiamo un risparmio così grande. Però lo abbiamo considerato. C’è anche da dire che se riuscissimo ad accorciare le gare, potremmo avere più appuntamenti, perché avremmo la possibilità di muoverci più velocemente tra una gara e l’altra. Il lavoro che abbiamo fatto è preparare questa possibilità. E’ chiaro che dovremo anche guardare la situazione di ogni gara. Alcuni promotori di eventi che compongono il nostro calendario potrebbero apprezzare le gare più corte per questione di risparmi. Altri invece potrebbero dire di no per mancanza di ricavi sufficienti. Non è una soluzione valida per tutti. Dovremo applicare questa cosa con parsimonia e valutando le varie situazioni. La proposta del nuovo format dei weekend di gara WRC 2020 non è ancora stata sottoposta al Consiglio Mondiale, eppure questa potrebbe arrivare sul banco della Commissione entro breve, anche perché la prossima settimana sarà ufficializzato il nuovo calendario 2020 del Mondiale Rally”.

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Lapresse

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