Riforma dello sport: possibile un altro mandato per i presidenti attualmente in carica

Proseguono le trattative circa la riforma dello sport, annunciata dal ministro Vincenzo Spadafora e in corso di valutazione da parte di tutte le parti chiamate in causa. Ieri le delegazioni dell’Esecutivo si sono riunite con l’obiettivo di mettere nero su bianco, ma c’è ancora da limare alcuni punti e così sono state fissati altri due incontri per la prossima settimana, oltre alla Giunta nazionale del Coni prevista per mercoledì.

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Il testa della riforma che mira a rivoluzionare il mondo dello sport è stato ridotto da 124 a 80 pagine, ma restano ancora delle incognite. Per quanto riguarda i lavoratori sportivi, la volontà è quella di equipararli ai lavoratori subordinati, con un’aliquota al 10% e l’introduzione di una flat tax al 15% per i redditi superiori ai 10.000 euro annui. Secondo le ultime indiscrezioni, pare che Spadafora si sia invece ammorbidito sulle elezioni: un soggetto potrà ricoprire una determinata carica fino a tre mandati (per un massimo di 12 anni), ma per coloro che si trovano in carica al momento dell’attuazione della riforma ci sarà la possibilità di svolgere un altro mandato. C’è poi un dibattito aperto sul ruolo che deve avere il CONI, attualmente presieduto da Giovanni Malagò: il M5S punta al depotenziamento del Comitato Olimpico in favore di Sport e Salute, mentre il PD vuole conservarne la centralità.

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antonio.lucia@oasport.it

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Foto: LaPresse