Rugby
Rugby, Test Match: confermato il lungo autunno internazionale da ottobre a dicembre
Le anticipazioni degli ultimi giorni vengono confermate oggi da World Rugby che ha annunciato le date delle nuove finestre internazionali del 2020, con il calendario scombussolato dall’emergenza Covid-19. Come previsto si recupereranno le partite non disputate del Guinness Sei Nazioni, mentre la The Rugby Championship slitta da quest’estate all’autunno, cancellando così i previsti test tra le nazionali dell’Emisfero Nord e quelle dell’Emisfero Sud. Prende, dunque, sempre più corpo l’ipotesi di un “8 Nazioni” a novembre e dicembre tra le sei potenze europee, le Fiji e il Giappone.
Il tutto a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio di World Rugby della modifica temporanea alla Regola 9 per rendere possibile il rilascio degli atleti internazionali nelle finestre convenute. Le finestre approvate dal Consiglio di World Rugby per la messa a disposizione degli atleti internazionali sono dal 24 ottobre al 5 dicembre 2020 finestra globale temporanea, e dal 7 novembre al 12 dicembre 2020 finestra dedicata al Rugby Championship
La finestra globale temporanea consentirà il completamento del Sei Nazioni Maschile e Femminile il 24 e 31 ottobre, un weekend di sosta il 7 novembre e quattro settimane consecutive di incontri internazionali. Con le restrizioni dettate dalla pandemia da Covid-19 in tema di viaggi internazionali, il The Rugby Championship 2020 si svolgerà in un unico Paese in un periodo ridotto di sei settimane tra il 7 novembre ed il 12 dicembre. Verranno adottate misure speciali coerenti con ogni misura governativa vigente in tema di quarantena prima dell’inizio della competizione.
La ricalendarizzazione dei calendari nazionali, europei e internazionali garantirà ai Club professionistici di poter contare sulle proprie stelle dell’Emisfero Sud per il completamento della Stagione 2019-2020 in un periodo nel quale, normalmente, sarebbero stati impegnati nel Rugby Championship.
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Il Presidente di World Rugby, Sir Bill Beaumont, ha dichiarato: “La pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto senza precedenti sulla società civile e sullo sport; attraverso il processo che abbiamo seguito, tutte le parti in causa hanno mirato a raggiungere il miglior risultato possibile negli interessi del rugby internazionale, di club e dei giocatori”.
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Foto: Massimiliano Carnabuci – LPS