Ciclismo
Strade Bianche 2020: Greg Van Avermaet il decano della corsa. Decima partecipazione per il campione olimpico
Dopo un lungo periodo d’attesa, finalmente tutti i grandi corridori del circus del ciclismo internazionale si apprestano a rialzare lentamente la testa e le braccia sui traguardi più importanti e non che verranno divorati in questa stagione di fuoco. Ovviamente, il proliferare della pandemia di Covid-19 ha lasciato dei segni indelebili, tanto che anche le Olimpiadi, massimo evento sportivo per eccellenza, sono state rinviate alla prossima estate.
Nonostante la posticipazione della competizione in cui ha raccolto il suo più grande successo in carriera a Rio de Janeiro nel 2016 e una carta d’identità che è giunta alla voce “35”, il campione olimpico in carica Greg Van Avermaet ha ancora intenzione di stupire tutti gli addetti ai lavori sin dal primo appuntamento stagionale, la Strade Bianche 2020, alla quale giungerà dopo un intenso periodo di “prestazioni” monstre sui social nel cosiddetto “ciclismo virtuale”.
Alla decima apparizione nella classica di Siena il belga non ha ancora trionfato sulle strade toscane, con i migliori risultati che sono arrivati nel 2015, quando si arrese al ceco Zdenek Stybar, e nel 2017, quando fu bruciato nello strappo finale dal polacco Michal Kwiatkowski. Nell’ultima edizione invece il nativo di Lokeren è giunto sesto, in una corsa dominata dal moschettiere francese Julian Alaphilippe.
Dotato di un ottimo spunto veloce e di un’invidiabile esperienza, Van Avermaet resta tuttora uno dei corridori più scomodi con cui condividere una volata ristretta nell’intero gruppo e proprio per questa soluzione finale dovrà cercare di lavorare con il tedesco Simon Geschke, unico compagno che la sua nuova squadra, la CCC Team, gli ha messo a disposizione per questo esordio stagionale.
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Se fare un pronostico in una classica di sua natura già imprevedibile come la Strade Bianche, soprattutto in una stagione unica in cui le condizioni climatiche e le prestazioni dei corridori saranno dei veri e propri punti interrogativi, appare impossibile, non risulta tuttavia utopistico annunciare in anticipo che il “decano” belga, nonostante un roster partenti di assoluto livello, potrà interpretare ancora un ruolo da protagonista e, perché no, andare a caccia di un successo che insegue da tantissimo tempo.
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michele.giovagnoli@oasport.it
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Foto: Valerio Origo