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Ciclismo

Strade Bianche 2020: i favoriti. Van der Poel, Sagan, Alaphilippe e Gilbert, che poker d’assi!

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Nominare un favorito per la Strade Bianche di sabato è impresa assai ardua, data l’incredibilmente massiccia presenza di fuoriclasse al via. Sicuramente il primo che merita menzione è il campione uscente Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step). Lo storico è dalla sua e il tracciato, oltretutto, gli sorride in ogni suo segmento. Nel 2019 il rivale principale del transalpino fu Jakob Fuglsang (Astana) e anche in quest’edizione il danese sarà uno dei nomi più quotati per il trionfo in Piazza del Campo. Da ex biker si trova a meraviglia sullo sterrato e le salite di media lunghezza della semiclassica toscana sono il suo pane. Il suo punto debole, invece, come è ormai risaputo, è lo spunto veloce. L’alfiere dell’Astana non può permettersi di portare un altro corridore in volata, altrimenti il rischio di doversi accontentare nuovamente del secondo gradino del podio è molto alto.

Il nome più suggestivo è sicuramente quello di Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix). Il fuoriclasse neerlandese, data la sua classe e il suo estro, fa sognare i tifosi ad occhi aperti ogni volta che attacca il numero alla schiena. Il percorso della Strade Bianche è sicuramente adatto al nipote di Raymond Poulidor e considerato il talento di cui dispone vederlo vincere non è improbabile. Le incognite su di lui sono legate al fatto che questa è la sua prima partecipazione alla semiclassica senese e potrebbe peccare di inesperienza. Chi, invece, ha già preso parte, e con ottimi risulti, alla manifestazione toscana è l’eterno rivale di van der Poel Wout Van Aert (Jumbo-Visma). Dopo due terzi posti consecutivi, il fiammingo punta al bersaglio grosso. Dovrà, però, riuscire a superare quello scoglio che per ora gli è sempre stato fatale: il muro che porta in piazza del campo.

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Tanti sono i corridori al via che qua hanno vinto o, comunque, fatto molto bene in passato. Ci sono Michal Kwiatkowski (Ineos), re della Strade Bianche nel 2014 e nel 2017, Zdenek Stybar (Deceuninck-Quick Step), il quale superò tutti nel 2015, Tiesj Benoot (Sunweb), che uscì trionfatore della durissima edizione 2018, e Greg Van Avermaet (CCC), secondo sia nel 2015 che nel 2017. Parlando di gente che già in passato arrivò in Piazza del Campo a braccia alzate, non si può non citare Philippe Gilbert (Lotto-Soudal), il quale nel 2011 si aggiudicò la semiclassica senese davanti a Ballan e Cunego. Negli ultimi anni, però, il vallone è cambiato molto come corridore rispetto a quei tempi lontani e in Toscana si è fatto vedere solo una volta dal 2012 ad oggi. Al momento è un punto di domanda, la classe è ovviamente innegabile, ma da queste parti non è protagonista da quasi dieci anni.

Alla Strade Bianche tornerà anche in gara Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), che qua fu secondo nel 2013 e nel 2014. Lo slovacco cerca riscatto dopo un periodo nero che, ormai, dura da quasi due anni, ma dovrà fare i conti anche con la concorrenza interna. Al sua fianco, infatti, ci sarà quel Maximilian Schachmann che prima dell’interruzione delle competizioni stava volando.

Altri nomi da non sottovalutare sono quelli di Oliver Naesen (Ag2r la Mondiale), Alexey Lutsenko (Astana), Ivan Garcia Cortina e Dylan Teuns (Bahrain-McLaren), Bob Jungels e Kasper Asgreen (Deceuninck Quick-Step), Michael Woods (EF Pro Cycling), Stefan Kung (Groupama-FDJ), Soren Kragh Andersen e Marc Hirschi (Sunweb).

In casa Italia l’atleta che vanta, probabilmente, le maggiori chance di successo è Alberto Bettiol (EF Pro Cycling), l’anno scorso vincitore del Giro delle Fiandre. Molto insidiosa è anche la coppia UAE composta dal campione d’Italia Davide Formolo e da Diego Ulissi, ambedue adatti a una gara in linea molto mossa come la Strade Bianche. La semiclassica senese, invece, non è propriamente la corsa di Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), ma dato il talento di cui dispone il siciliano, è lecito pensare che possa provare a battagliare coi migliori sabato.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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