Ciclismo

Strade Bianche 2020: l’Astana punta in alto con la coppia Fuglsang-Lutsenko

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A Siena, in Toscana, con l’edizione 2020 della Strade Bianche, tutto il mondo assisterà finalmente alla prima corsa post-coronavirus, al primo arrivo senza pubblico, al primo podio senza boato… e vincere, di certo, avrà un sapore unico e speciale. Non è quindi un caso il livello medio della lista partenti che vede impiegate tutte le più grandi stelle internazionali: da Peter Sagan a Julian Alaphilippe, passando per i ciclocrosser Mathieu Van Der Poel e Wout Van Aert e finendo sui due ex-compagni di squadra Vincenzo Nibali e Jakob Fuglsang.

Proprio il danese, lo scorso anno, aveva attaccato sullo sterrato di Monteaperti, portandosi dietro i soli Van Aert (poi staccatosi) ed Alaphilippe, con il francese che lo aveva bruciato sullo strappo finale di Piazza del Campo, infliggendogli un amaro secondo posto finale. Quest’anno però, il capitano dell’Astana non sarà più un outsider ma un grande atteso, e tutto, paradossalmente, potrebbe risultare ancora più difficile.

Se la mancanza del “fattore sorpresa” potrebbe giocare a sfavore dell’ex compagno di Vincenzo Nibali, la consapevolezza nei propri mezzi acquisita con i trionfi dello scorso anno al Delfinato e alla Liegi-Bastogne-Liegi e una forma che, prima della quarantena, con la vittoria alla Vuelta a Andalucia, sembrava essere stellare, potrebbero in realtà inserire di diritto il classe 1985 nel lotto dei favoritissimi capaci di alzare le braccia al cielo sullo strappo finale di Siena.

Il passista-scalatore nato a Ginevra, ovviamente, dovrà riuscire a gestirsi al meglio, evitando un arrivo in volata e cercando di attaccare a qualche chilometro dalla fine in maniera tale da far valere le proprie caratteristiche da cronoman. Per farlo, inevitabilmente, l’aiuto di un’Astana che sembra essere assai competitiva diverrà fondamentale, soprattutto calibrando l’apporto del kazako Alexey Lutsenko, ormai una sorta di secondo capitano.

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Il classe ’92, brillantissimo ad inizio 2020 con i tre podi su quattro tappe al Tour de la Provence e con il terzo posto nella generale all’UAE Tour prima dello stop, è ormai difatti divenuto un corridore completo, capace di risultare molto pericoloso anche nelle corse di un giorno. Il kazako, tra l’altro, durante la quarantena, sui propri social ha filmato i suoi terribili allenamenti casalinghi, dichiarando di non aver sofferto troppo questo periodo di stop forzato a livello fisico e di sentirsi carico e motivatissimo per questo nuovo avvio stagionale che potrebbe anche vederlo protagonista.

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michele.giovagnoli@oasport.it

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Foto: LaPresse

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