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Superbike, dove eravamo rimasti? Alex Lowes guida la classifica, Redding ci crede, Rea deve rimontare

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Sono passati poco meno di cinque mesi dall’ultima apparizione dei piloti di Superbike nell’ambito di un weekend di gara ufficiale, ma è finalmente arrivato il momento di proiettarci al grande ritorno del campionato mondiale riservato alle derivate di serie. Jonathan Rea, Alex Lowes, Alvaro Bautista, Chaz Davies, Scott Redding e tutti gli altri protagonisti del Mondiale Superbike 2020 sono ormai pronti a rimettersi in gioco per il prosieguo di una stagione stravolta naturalmente dalle conseguenze legate al Covid-19. Il calendario, che ha visto pochi giorni fa la cancellazione definitiva anche dei round di Gran Bretagna, Olanda e Qatar, prevede attualmente lo svolgimento di altre sei tappe da qui a fine anno per assegnare il titolo di campione del mondo.

Prima di questa lunghissima pausa forzata si era però disputata tra fine febbraio ed inizio marzo la prova inaugurale della stagione in quel di Phillip Island. Sui saliscendi del meraviglioso tracciato australiano era andato in scena come di consueto un fine settimana estremamente spettacolare con quattro piloti in lotta per il successo fino all’ultimo giro in tutte e tre le manche disputate. Il circuito oceanico è a suo modo unico e spesso e volentieri in passato ha regalato delle corse molto equilibrate in cui nessuno (ad eccezione di Bautista nel 2019 su Ducati) riesce a fare la differenza sul ritmo andando in fuga solitaria per la vittoria. Per questo motivo i risultati del Gran Premio d’Australia vanno presi con le molle, anche se quel weekend ha comunque fornito delle indicazioni molto interessanti a proposito dei possibili valori in campo del campionato.

La Kawasaki è indubbiamente il punto di riferimento principale tra i costruttori, con l’inglese Alex Lowes in testa al Mondiale ed il nord irlandese Jonathan Rea sempre in una posizione di forza per confermarsi campione iridato per il sesto anno consecutivo nonostante i 19 punti di ritardo accusati dal compagno di squadra (accumulati specialmente col ritiro in gara-1). Da segnalare l’incoraggiante partenza di Ducati con il nuovo innesto Scott Redding, unico centauro del lotto ad essere sempre salito sul podio finora in stagione con tre terzi posti in Australia.

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Degno di nota anche il debutto con Yamaha del talentuoso turco Toprak Razgatlioglu, estremamente competitivo fin dai test invernali per poi ben figurare anche a Phillip Island con un primo ed un secondo posto parziali (oltre ad un ritiro per problemi tecnici) che lo proiettano di diritto nel novero dei pretendenti all’iride. Molto difficile immaginare un inserimento nella lotta per il Mondiale da parte di altri centauri come Chaz Davies su Ducati, Alvaro Bautista su Honda e Michael Van der Mark su Yamaha, possibili mine vaganti in grado talvolta di piazzare degli acuti importanti sulla manche singola.

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erik.nicolaysen@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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