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Superbike, GP Spagna 2020: Lowes-Rea, confronto in Kawasaki. Redding vuol inserirsi e il ritorno di Melandri

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Dove eravamo rimasti? Il periodo difficile per la pandemia forse è un po’ alle spalle e il Mondiale 2020 di Superbike torna ad animare la scena nel fine settimana sul circuito di Jerez de la Frontera, dedicato alla memoria del campione iberico Angel Nieto. Teatro per due weekend consecutivi del Motomondiale, spetta alle derivate di serie esibirsi sulla pista andalusa: un tracciato dove trazione e percorrenza di curva sono importanti, abbinate a una gestione delle gomme ottimale. Si prevedono sull’asfalto oltre 60°C e per i piloti sarà una prova di resistenza in tutti sensi.

Campionato che torna dopo le bellissimi emozioni di inizio marzo a Phillip Island (Australia), con il britannico Alex Lowes (Kawasaki Racing Team WorldSBK) in vetta alla classifica generale. Il successo di gara-2 e il podio di gara-1 hanno permesso a Lowes di concludere la prima uscita davanti a tutti. In Spagna sarà l’osservato speciale, motivato a riscattare quanto avvenuto l’anno scorso: nella stagione passata il britannico e il team-mate Jonathan Rea vennero a contatto nell’ultimo giro, dando vita a una rivalità che promette di riaccendersi anche in questo Mondiale. Rea, a segno nella superpole race australiana e secondo nella seconda run di Phillip Island, deve cancellare lo zero di gara-1, molto simile a quello che è accaduto a Marc Marquez in MotoGP. Il fuoripista, al termine di un confronto molto duro con il britannico Tom Sykes (BMW), il tentativo di rimonta e la rovinosa caduta sono gli elementi che Johnny vuole dimenticare. Attualmente quarto in classifica a – 19 da Lowes, il campione del mondo in carica è determinato a ritrovare il dolce gusto del successo, ricordando le due vittorie a Jerez, pista sulla quale nel 2015 ha conquistato il primo dei suoi cinque titoli mondiali consecutivi in Superbike.

Vorrà inserirsi nella lotta l’alfiere dell’ARUBA.IT Racing – Ducati Scott Redding. Reduce da tre terzi posti in Australia (gara-1, superpole race e gara-2), Scott vorrà sfruttare la conoscenza di questo tracciato, vista la sua esperienza passata in MotoGP, avendo a disposizione una Rossa che su questo layout può fare bene. Il secondo posto in campionato (-12 da Lowes) può confortare e la Panigale V4 R può essere un’arma tra le sue mani, come anche tra quelle dell’altro ducatista Chaz Davies, deciso a mettere l’autografo su tutte le curve del circuito andaluso.

Attenzione poi al turco Toprak Razgatlioglu (PATA YAMAHA WorldSBK Official Team) e allo spagnolo Alvaro Bautista (Team HRC Honda). Il centauro della Yamaha è stato il primo rappresentante del suo Paese a imporsi in questa categoria, aggiudicandosi la prima manche in Australia, mentre l’iberico, autore di una doppietta sulla Ducati a Jerez nel 2019, ha un feeling particolare con questa pista e può trovare la quadra sulla CBR1000RR-R.

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La chiosa poi non può che essere su Marco Melandri. Alla fine del 2019, “Macho” aveva detto addio al paddock, dopo una stagione molto deludente con il Team GRT Yamaha. Ebbene, 279 giorni dopo una nuova chance arriva in questo fine settimana con la Ducati del Team Barni. Chiamato a sostituire all’improvviso Leon Camier, Melandri ha una grande opportunità su di un tracciato che per caratteristiche gli si addice, ricordando i due terzi posti dell’anno scorso. Certo, le incognite sono le alte temperature e il periodo di inattività. Vedremo se le grandi motivazioni potranno compensare queste mancanze.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo 

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