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Superbike, il ritorno di Marco Melandri. Ritiro durato pochi mesi: nuova sfida a 38 anni e ambizioni

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Quando non puoi proprio fare a meno di adrenalina e motivazioni. Marco Melandri nel periodo del lock-down ha realizzato la grande sorpresa del Mondiale Superbike 2020. Il pilota ravvenate, infatti, ha annunciato il suo ritorno alle gare dopo che, al termine della passata stagione, aveva detto “addio” al mondo delle corse. Il record-man di vittorie nel campionato dedicato alle moto derivate di serie per quel che riguarda i piloti italiani, dunque, torna in azione e lo fa con la Ducati del team Barni. La Panigale V4 R sarà il mezzo che rivedrà il pilota romagnolo in pista, con la sensazione che la sua voglia di correre non sia assolutamente diminuita. Anzi, questo inatteso ritorno ha conferito a Melandri una spinta davvero notevole.

“Ho pensato che non era stato bello finire in quel modo la mia carriera. Il 2019 non è andato esattamente come avrei voluto, non ero stato all’altezza. Torno per giocarmi di nuovo il podio, combattere con i migliori. E, perchè no, provare a vincere”. Con queste parole, rilasciate a CorseDiMoto, l’ex pilota di Yamaha ha voluto sintetizzare il suo pensiero su quello che è successo in questi mesi. Da un lato la convinzione che il 2019 fosse stato troppo anonimo per chiudere la propria carriera, dall’altra la grande chance che nessuno si poteva attendere.

Con questi due ingredienti si può spiegare il ritorno di Melandri al Mondiale Superbike. Ma, a questo punto, cosa dovremo attenderci dal numero 33? Conoscendo il livello del pilota romagnolo siamo certi che sarà prontissimo a vendere cara la pelle nel corso dei prossimi appuntamenti, che inizieranno con il Gran Premio di Spagna di questo fine settimana. Il portacolori del team Ducati Barni è reduce da un nono posto assoluto nel 2019 con tre soli podi e tante delusioni. Negli anni precedenti le vittorie e le prestazioni non sono mai mancate, per cui il suo imperativo sarà ripartire da quei momenti positivi. La moto che avrà tra le mani sarà di primo livello, specialmente a livello di potenza ma, come Melandri sa benissimo, i rivali saranno numerosi ed agguerriti. 

“Non era pianificato questo rientro, è successo molto rapidamente. Ma dopo esser stato fermo così a lungo mi sento pieno di energia, pronto per qualcosa di nuovo. Il calendario è concentrato e da un certo punto di vista mi rende le cose più facili. A Jerez sarà molto dura. Ho provato la Ducati V4 R solo una volta per cui non mi sarò certo adattato perfettamente alla mia moto”. Vedremo se il ravennate sarà in grado di stupire sin da subito, in una annata nella quale potrà correre con la mente libera e la voglia di divertirsi. La ciliegina sulla torta di una Superbike che, già prima del suo ritorno, si annunciava ai nastri di partenza di un Mondiale quanto mai intrigante. 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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