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Tennis, polemiche sul nuovo ranking, Novak Djokovic: “E’ stata una decisione di tutti”
La decisione dell’Atp di modificare le regole, vista la situazione di incertezza causata dall’emergenza Covid-19, ha suscitato non poche polemiche. Il numero 1 del mondo, Novak Djokovic, è intervenuto sulla questione sottolineando che la decisione è stata condivisa per tutelare tutti quei giocatori che per paura del virus non si sentono di viaggiare in giro per il mondo.
“Le nuove classifiche sono state discusse e approvate dal Consiglio dei giocatori e la nostra priorità è stata quella di non danneggiare i tennisti che non sono disposti a rischiare di gareggiare e viaggiare nel 2020. Molti non giocheranno nemmeno fino alla fine dell’anno e questo sistema li protegge perché non perderanno punti. D’latra parte, i giocatori che scelgono di giocare hanno la possibilità di guadagnare dei punti, quindi è una buona situazione per tutti“.
La classifica Atp, quindi, non terrà più conto dei punti persi o guadagnati nell’anno solare ma si farà riferimento a un periodo di 22 mesi, ovvero dal marzo 2019 a dicembre 2020. Le novità principali sono le seguenti:
– la classifica di un giocatore terrà conto dei sui migliori 18 risultati tra marzo 2019 e dicembre 2020.
– un giocatore non può contare sui punti ottenuti due volte nello stesso torneo. Ad esempio, se un tennista ha disputato il Masters 1000 di Madrid nel 2019 e lo giocherà nel 2020, conterà il miglior riscontro.
– I punti conquistati nel 2020, che contano nella classifica del giocatore, rimarranno nella classifica di un giocatore per 52 settimane, o fino a quanto l’evento in questione verrà giocato nuovamente nel 2021.
Ovviamente alcuni tennisti potrebbero beneficiare di questa scelta mentre altri potrebbero essere leggermente penalizzati. Novak Djokovic, però, è sicuro che questa sia la strada più giusta: “Non voglio parlare di chi ne trae maggior beneficio. Ci sono sempre persone che si sentono danneggiate, ma insisto sul fatto che questa è stata una decisione di tutti. Molti diranno che non è giusto, perché i tennisti che non hanno punti da perdere potranno giocare più sciolti, ma è così che ora stanno le cose“.
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salvatore.serio@oasport.it
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Foto: Lapresse