Ciclismo
Tour de France 2020: Chris Froome e un valore di mercato che verrà definito dalla strada
Le frizioni, attualmente presunte, tra i tre capitani del Team Ineos e le voci di mercato che riguardano Chris Froome, sono, al momento, tra gli argomenti di maggior interesse per quanto concerne il mondo del ciclismo. Negli ultimi giorni sembra essere sfumato il passaggio del quattro volte vincitore del Tour de France alla Israel Start-Up Nation. Il discorso, però, potrebbe riaprirsi nei prossimi mesi, d’altronde Froome è in scadenza di contratto e difficilmente Ineos pareggerà un’eventuale offerta importante dal parte del sodalizio israeliano.
Nelle ultime settimane si era parlato di una Israel pronta a mettere sul piatto addirittura un triennale da tre milioni a stagione. Un’offerta che anche a molti addetti ai lavori pare pura follia data l’età e gli acciacchi di Chris Froome. A questo punto, salvo sorprese, sarà la Grande Boucle a dirci qual è, attualmente, il valore di mercato del ciclista inglese.
Il re del Giro 2018 ha davanti a sé l’opportunità di strappare l’ultimo contratto pesante della carriera. Una gara incolore in Francia, tuttavia, rischierebbe di far cambiare idea anche alla Israel Start-Up, squadra che, stante anche altri rumors, non sembra spaventata all’idea di investire su corridori che abbiano abbondantemente superato i trent’anni. Al contrario, un Froome quantomeno capace di rendersi protagonista di una prestazione in crescendo, rilancerebbe le sue quotazioni.
La sua presenza nella rosa Ineos e la grande ambizione che lo accompagna sin dal giorno in cui, per la prima volta, è montato in sella a una bici da corsa, però, rischiano di destabilizzare la truppa che lo affiancherà al Tour de France.
Egan Bernal, giustamente, chiede di essere la prima punta del sodalizio, dato che è il vincitore uscente. Il colombiano vorrebbe la squadra tutta per sé, ma già deve fare i conti con un Geraint Thomas che l’anno scorso s’è dimostrato poco avvezzo ad aiutare il compagno anche quando la strada aveva già dato il suo verdetto. Se poi anche Froome dovesse rivelarsi competitivo per un bel piazzamento in classifica generale, allora la situazione potrebbe diventare a dir poco esplosiva e danneggiare l’intero team britannico.
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luca.saugo@oasport.it
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Foto: Lapresse