Vaccino Coronavirus in arrivo: le prossime tappe e quante dosi ha già prenotato l’Italia

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Il vaccino per il Covid-19 sviluppato dall’università di Oxford potrebbe essere disponibile entro l’anno. Questo vaccino è il primo ad aver superato le prime due fasi ed essere entrato nella terza. Un risultato sicuramente molto importante e che ha spinto molti paesi ad effettuare già una prenotazione. Tra questi c’è anche l’Italia, coinvolta nella produzione vista la partnership tra la Oxford University e la Irbm di Pomezia, che ha già prenotato 30 milioni di dosi.

La prima tappa per il vaccino risale allo scorso aprile, quando cominciarono gli esperimenti della fase 1. Una fase che ha coinvolto 1.077 adulti sani con un’età media di 35 anni. Dai risultati si è capito che il vaccino anti-Covid ChAdOx1 ha portato ad una forte risposta immunitaria fino al giorno 56 di sperimentazione.  C’è stato un quadruplicarsi degli anticorpi quasi del 95% negli partecipanti ai test.

Si è poi passati ad una fase 2 che ha coinvolto oltre 10 mila persone di diversa età, comprese quelle tra i 56 e 69 anni, gli over 70 e anche i bambini tra i 5 e 12 anni. Superata anche questa fase 2, si è arrivati finalmente alla fase 3 e nessun vaccino finora si era spinto così avanti. Da fine giugno sono cominciate le nuove sperimentazioni, arrivando quasi a 40 mila soggetti testati in quattro paesi (Gran Bretagna, Brasile, Sud Africa e Stati Uniti).

L’obiettivo ora è quello di dimostrare che ci sia una protezione effettiva. I risultati arriveranno a fine settembre, quando si saprà se il vaccino potrà entrare nella fase 4, quella dell’approvazione e successivamente della commercializzazione. Queste le parole del Presidente di Irbm Pietro Di Lorenzo all’Ansa: “Entro fine anno, se la fase III di sperimentazione darà come si spera risultati positivi, arriveranno in distribuzione in tutto il mondo milioni di dosi del vaccino anti-Covid”, 

Lo scorso 13 giugno alcuni stati, tra i quali l’Italia, hanno firmato un accordo per avere a disposizione 400 milioni di dosi. Il ministro Roberto Speranza ha comunicato di aver effettuato una prenotazione di 60 milioni di dosi entro la fine dell’anno e che l’Italia sarà uno dei primi paesi a poter utilizzare questo vaccino.

Ancora prima della concretizzazione della fase 3, l’Italia e altri Paesi hanno firmato un accordo lo scorso 13 giugno per 400 milioni di dosi

Nello specifico, il ministro Roberto Speranza ha affermato di aver prenotato 60 milioni di dosi del vaccino entro la fine dell’anno: l’Italia sarà dunque tra i primi Paesi ad usufruirne.

Ulteriori vaccini, molto simili a quello lavorato ad Oxord, stanno venendo prodotti e lavorati in Cina, ma anche negli Stati Uniti ed in Russia, riscontrando in tutti i casi dei risultati soddisfacenti.

 

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