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VIDEO Calcio, Italia campione del mondo! Il cielo era azzurro sopra Berlino 14 anni fa

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E niente, si è degli inguaribili romantici. 9 luglio e qualcosa pensi, a una serata storia, al bagno di folla in strada, quando degli assembramenti non ti dovevi preoccupare più di tanto, senza l’obbligo di una mascherina. 14 anni fa la Nazionale italiana di calcio di Marcello Lippi vinceva il suo quarto titolo mondiale della storia. Dopo l’ultimo centro del 1982, alcuni di quei giocatori avevano realizzato il loro sogno, essendo nati proprio nell’anno della rassegna iridata in Spagna. Il pensiero va ad Alberto Gilardino.

Un campionato del mondo particolare, accompagnato come al solito dallo scetticismo e dalle polemiche. Un’aria irrespirabile nel ritiro di Coverciano a causa della vicenda “Calciopoli” e di un sistema del “Pallone” che faceva acqua da tutte le parti. Il gruppo di Lippi, assediato come non mai da media e tifosi, trovò il modo per compattarsi in terra tedesca, costruendo mattone dopo mattone il proprio castello.

Una squadre con i cosiddetti, che seppe emozionare come poche altre grazie allo spirito di sacrificio, ma anche alla classe di alcuni giocatori: Andrea Pirlo, Francesco Totti e Alessandro Del Piero. Tutti, in un modo o nell’altro, decisivi. Ma questa non fu la squadra solo dei grandi solisti, ma del collettivo, in cui anche un buon giocatore come Fabio Grosso fu il personaggio simbolo: fu lui a segnare in quei supplementari il primo gol a Dortmund, nel fortino tedesco, contro la Germania e fu sempre lui a realizzare l’ultimo rigore decisivo contro la Francia in Finale.

Già quei rigori che erano spesso stati nemici, anche contro i francesi, quando nel 1998 la traversa di Gigi Di Biagio si infranse contro la traversa a Parigi. Erano tanti i conti in sospeso contro i transalpini, vittoriosi appunto nel ’98, ma anche nella finale europea del 2000, quando prima Wiltord e poi il golden gol di David Trezeguet ci condannarono. Il calcio però è strano e fu proprio Trezeguet nei penalty di Berlino a darci una mano, con la palla stampata sul legno della porta di Gigi Buffon, strepitoso in quella rassegna e nell’ultimo atto, neutralizzando un colpo di testa di Zinedine Zidane che con altri portieri sarebbe stato decisivo.

Già la testa…che Zizou perse nel gioco di provocazioni di Marco Materazzi, anch’egli protagonista di quell’atto conclusivo: prima attaccando in area Malouda, con la rete di Zidane (col cucchiaio) e poi realizzando con uno stacco imperiale su palla inattiva. Il fantasista transalpino chiuse così anzitempo la sua partita, uscendo di scena nel suo ultimo match con la maglia francese nel modo peggiore e dovendo incassare una sconfitta altrettanto cocente. Il “Pallone” dà e sottrae e in quella serata berlinese era ancor più bello sentirsi italiani.

IL VIDEO DEL TRIONFO DI BERLINO DELLA NAZIONALE DI MARCELLO LIPPI

 

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Foto: LaPresse 

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