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Ciclismo

Giro del Delfinato 2020: pagelle prima tappa. Van Aert e la Jumbo-Visma sempre superlativi

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Wout van Aert conquista anche la prima tappa del Giro del Delfinato 2020. Merito del suo spunto veloce notevole, della condizione celestiale di cui gode e di una Jumbo-Visma che si è dimostrata, nuovamente, superiore a tutte le altre squadre. Il belga, infatti, nel finale ha avuto dalla sua anche due gregari d’eccezione come Primoz Roglic e Tom Dumoulin. Delude, invece, il grande favorito della vigilia Julian Alaphilippe, il quale non è neanche entrato in top-10. Di seguito andiamo a dare i voti ai protagonisti di giornata con le nostre pagelle.

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WOUT VAN AERT (JUMBO-VISMA) VOTO 10: Un voto condiviso con la sua strepitosa squadra. La Jumbo-Visma fa tutto in maniera a dir poco perfetta. Tengono la corsa chiusa sulle varie cotes grazie soprattutto a un infaticabile Robert Gesink. Nel finale Roglic e Dumoulin agiscono da stopper, impedendo ai rivali di anticipare la volata. Nello sprint conclusivo, poi, ci pensa Van Aert con una volata di pura prepotenza che non lascia scampo agli altri favoriti di giornata.

DARYL IMPEY (MITCHELTON-SCOTT) VOTO 9: Si rivede il sudafricano della Mitchelton su un arrivo su misura per lui. E’ autore di bella volata arrivando dalle retrovie, tuttavia, deve accontentarsi del secondo posto poiché trova sulla sua strada un alieno.

EGAN BERNAL (INEOS) VOTO 8: Il campione in carica del Tour de France dà l’idea di trovarsi più a suo agio in volate numerose piuttosto che in sprint ristretti. Nel finale si trova nelle prime posizioni e si butta nella mischia, strappando un terzo posto con annesso abbuono.

ALEJANDRO VALVERDE (MOVISTAR) VOTO 7: La squadra lo lascia totalmente solo, ma lui riesce comunque a cavarsela nel caos dello sprint e a portare a casa un buon quarto posto. Non ha certamente lo spunto del Valverde degli anni d’oro, ma meriterebbe un supporto migliore.

TADEJ POGACAR (UAE TEAM EMIRATES) VOTO 7: Arriva al Delfinato con meno giorni di corsa nelle gambe rispetto ai rivali. Nonostante ciò, però, si dimostra essere già brillante strappando un bel quinto posto dopo aver iniziato lo sprint in una posizione abbastanza arretrata.

SERGIO HIGUITA (EF PRO CYCLING) VOTO 6,5: Da lui, su questi arrivi, sarebbe lecito aspettarsi qualcosa in più di un settimo posto. Ha la scusante, però, di iniziare la volata veramente molto dietro a causa di una EF che non l’ha supportato a dovere.

BENOIT COSNEFROY (AG2R LA MONDIALE) VOTO 6,5: Il promettente francese dell’Ag2r, campione del Mondo tra gli U23 nel 2017, strappa un ottavo posto un po’ al di sotto delle aspettative. Forse preferisce arrivi su strappi un po’ più duri, come quello su cui ha vinto, a inizio agosto, alla Route de l’Occitanie.

ALEXEY LUTSENKO (ASTANA) VOTO 6: Lo lanciano bene, ma si pianta e porta a casa un onesto, ma non esaltante, sesto posto. Sufficienza, ma niente di più.

CHRIS FROOME (INEOS) VOTO 5: Molla nel finale, poiché stanco di dover limare a centro gruppo. E’ qua, chiaramente, solo per prepararsi in vista del Tour de France, ma è un segnale, quello lanciato oggi, da non sottovalutare. Al Tour dovrà limare a lungo ogni giorno e la mole di stress sarà molto più importante.

JULIAN ALAPHILIPPE (DECEUNINCK-QUICK STEP) VOTO 4,5: Era il grande favorito, ma non lo si vede mai e conclude addirittura 13esimo, alle spalle pure di Nairo Quintana. Non il Julian Alaphilippe che ci aspettavamo di vedere dopo la bella prestazione alla Sanremo.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Lapresse

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