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Basket, Supercoppa Italiana 2020: Virtus Bologna incerta per tre quarti, ma contro Cremona l’esordio è vincente
Comincia con un successo il girone B della Supercoppa Italiana 2020 della Virtus Bologna. La Segafredo di coach Sasha Djordjevic vince al PalaRadi per 66-87 contro la Vanoli Cremona: la partita risulta essere un classico di quelle di inizio preparazione, con la differenza che stavolta di mezzo c’è un trofeo ufficiale, e ne consegue che, in determinati casi, la qualità del basket lasci un po’ a desiderare. Finché la squadra di coach Paolo Galbiati regge e, ancora, fin quando non vengono inseriti i giovani, David Cournooh è protagonista con 15 punti, Tobias Palmi con 13 e Peppe Poeta con 12. Le V nere, invece, trovano punti un po’ da tutti, con Milos Teodosic a quota 11, Amedeo Tessitori, Awudu Abass e Giampaolo Ricci a 10.
Che sia per entrambe le squadre la prima partita vera della stagione, e per di più ad agosto inoltrato, lo si capisce subito: sono tanti gli errori provocati da tentativi di costruire schemi che dovranno funzionare più in là nella stagione. Le V nere vanno avanti sul 3-8, poi Poeta issa praticamente da solo la Vanoli fino alla parità. Cremona, per forza di cose, ruota a sette, ma finché può, non solo regge, ma va avanti approfittando anche di una certa superficialità, in certi frangenti, della Segafredo, tale da costringere Djordjevic a chiamare un time out che rimetta le cose a posto. Con le ottime percentuali da tre e con Palmi in spolvero, Cremona chiude avanti 22-17 il primo quarto.
La Vanoli, però, accusa un blackout di oltre cinque minuti, e tanto basta a Bologna per riprendere il filo del discorso, con Teodosic a spiegare basket su tutta la linea. Gamble è il maggior beneficiario delle magie del play serbo alla seconda stagione in bianconero, ma anche Alibegovic mostra tutte le qualità già fatte vedere all’altra Virtus, quella di Roma. Il +8 (27-35) arriva piuttosto rapidamente, ma è a questo punto che Palmi decide di fare in modo che la partita rimanga tale, consentendo a Cremona di rientrare fino al -3 prima della tripla di Weems: all’intervallo è 32-38.
Al ritorno in campo la Segafredo pare aver cambiato marcia, e arriva il 37-48 con Teodosic da tre. Arriva però il momento di David Cournooh, che da buon ex (quale è anche Poeta) si mette in proprio e fa la maggior parte del lavoro nel tentativo di riportare in scia la Vanoli. Sul 51-54, visto il parziale di 7-0 della Vanoli, Djordjevic chiama time out, ma Cremona si avvicina ancora, fino al -2 (56-58), prima di un paio di iniziative di Alibegovic e Markovic e della schiacciata da rapida rimessa con 4″ sul cronometro di Donda, non convalidata per un nulla: 56-62.
I padroni di casa reggono ancora fino al 61-67, poi Galbiati decide di far riposare tutti i giocatori più importanti e di mandare in campo la panchina, stante la rotazione a sette uomini: è questo il momento in cui, per evidenti ragioni, la partita di fatto finisce, con la Virtus che inserisce anch’essa Deri e s’invola fino al 66-87 finale. Nonostante questo, per il quartetto giovane cremonese, in cui si mette in evidenza Alessandro Feraboli, c’è esperienza a questo livello contro giocatori di caratura molto alta.
VANOLI CREMONA-VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA 66-87 (22-17, 32-38, 56-62)
CREMONA – Feraboli 1, Marchetti, Trunic 2, Gallo, Williams 7, Poeta 12, Mian 9, Ferrari, Cournooh 15, Palmi 13, Donda 7. All. Galbiati
BOLOGNA – Tessitori 10, Deri, Abass 10, Pajola 8, Alibegovic 9, Markovic 8, Ricci 10, Adams 3, Hunter 6, Weems 3, Teodosic 11, Gamble 9. All. Djordjevic
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo