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Bravo Charles Leclerc, ma ancora discontinuo. Ferrari: c’è poco da festeggiare

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Gioire per un terzo posto? Proprio no. Non per come è maturato. Charles Leclerc ha agguantato il secondo podio stagionale nel GP di Gran Bretagna di F1, tuttavia per la Ferrari vi è ben poco da festeggiare. Non muta la sostanza di una stagione di transizione che rappresenta un lungo ponte di congiunzione verso un fantomatico e distante 2022, quando la scuderia di Maranello, per stessa ammissione del presidente John Elkann, si augura di invertire il corso della storia, possibilmente aprendo un nuovo ciclo.

Leclerc ha disputato un’ottima gara, senza dubbio. Pronosticare una top3 per la Ferrari su un tracciato sfavorevole come quello di Silverstone sarebbe stato impensabile sino a giovedì scorso. Il monegasco non ha commesso alcuna sbavatura. In qualifica si è superato, agguantando la seconda fila e quasi impensierendo persino Max Verstappen; in gara, dopo una buona partenza, ha espresso una prestazione solida, gestendo con sapienza l’usura degli pneumatici. Il quarto posto non è mai stato in discussione e si sarebbe rivelato il risultato inevitabile senza il problema alle gomme occorso alla Mercedes di Valtteri Bottas. Un premio inatteso e al tempo stesso meritato per un pilota di talento, ma ancora discontinuo. Leclerc, in questo avvio di stagione, ha alternato grandi prestazioni a fine settimana da dimenticare. Per due volte ha portato la Ferrari oltre i propri limiti: due podi rappresentano un bottino tutt’altro che disprezzabile per una macchina lacunosa e sbagliata sin dalla fase progettuale. Ma non vanno però dimenticati l’incidente con Sebastian Vettel nel GP di Stiria e l’anonimo GP d’Ungheria concluso fuori dalla zona punti. Riassumendo: sin qui ha corso due ottime gare su quattro, la metà esatta. Alti e bassi inevitabili per un ragazzo di 22 anni che, non dimentichiamolo, sta affrontando solo il suo terzo anno in F1.

Nel corso della gara Ferrari e Mercedes sembravano appartenere a categorie motoristiche differenti, tanta era la differenza prestazionale. Con gomme medie Leclerc pagava in media 1″-1″2 di distacco da Hamilton ad ogni tornata; peggio ancora con la mescola più dura, quando il gap è salito a 1″3-1″5, a tratti sino a 2 secondi! Dati ancor più impietosi per Sebastian Vettel, mai realmente a suo agio per l’intero fine settimana con un assetto scarico che sembra penalizzare a dismisura il suo stile di guida. Rispetto alle prime apparizioni stagionali, solo Mercedes e Red Bull oggi sono state superiori alla Ferrari. E’ già un piccolo passo avanti. Il terzo posto odierno è un risultato positivo, quanto casuale. Non è escluso che da qui a fine stagione possa materializzarsi qualche altro exploit estemporaneo. Si tratta di contentini non degni di una squadra dal DNA vincente per storia, tradizione e capitali. Fin quando la Ferrari non tornerà a lottare realmente ad armi pari per vincere un Mondiale, ci sarà poco da festeggiare.

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federico.militello@oasport.it

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Foto: La Presse

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