Ciclismo

Ciclismo, Bagioli e Battistella: neo-professionisti e già protagonisti nelle fasi decisive del Campionato italiano

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Vedere Andrea Bagioli e Samuele Battistella, rispettivamente ventun’anni il primo e ventidue il secondo, battagliare coi migliori corridori italiani sulla salita de La Rosina non sorprende. D’altronde parliamo di due atleti che sia da juniores che, soprattutto, da U23, si sono segnalati come i due prospetti azzurri più interessanti per le gare in linea vallonate. I due sono arrivati al professionismo con credenziali davvero notevoli, basti pensare che, l’anno scorso, il primo ha vinto il Piccolo Giro di Lombardia e il secondo il campionato del Mondo U23.

Ciò che stupisce, però, è vederli recitare un ruolo decisivo dopo 250 chilometri di gara. Battistella e Bagioli sono, infatti, compagni di squadra rispettivamente di Giacomo Nizzolo e Davide Ballerini, vale a dire il primo e il secondo classificato di quest’edizione appena terminata della rassegna tricolore. E dietro all’esisto della manifestazione c’è anche lo zampino dei due giovani.

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Bagioli è stato determinante per incanalare la gara nei binari che l’hanno portata allo sprint. Si è messo in testa sin dall’imbocco dell’ultimo passaggio sulla salita de La Rosina, a venticinque chilometri dal traguardo, e ha fatto un ritmo infernale che ha impedito a corridori come Davide Formolo e Vincenzo Nibali di provare alcuni scatti che avrebbero potuto mettere in difficoltà le ruote veloci.

Battistella si è limitato ad agire un po’ più nell’ombra, anche perché non gode della condizione celestiale di Bagioli, il quale nelle ultime settimane ha vinto una frazione al Tour de l’Ain e ha conquistato un quinto posto al Giro dell’Emilia. Tuttavia, nel finale si è fatto trovare pronto al fianco di Nizzolo, in assoluto l’uomo più rapido presente nel drappello di testa, facendo in modo che questi non restasse isolato e non rischiasse, dunque, di finire nella morsa dei rivali.

Davanti a Bagioli e Battistella c’è un futuro radioso. Tra pochi anni nei chilometri finali del Campionato Italiano non aiuteranno i compagni, ma si giocheranno il successo. E se terranno i lunghi chilometraggi come hanno fatto oggi, allora se lo contenderanno financo in manifestazioni di rango superiore. Ambedue, infatti, possono contare su un’eccellente esplosività in salita e su un buono spunto veloce, caratteristiche ideali per primeggiare nelle gare di un giorno più dure, come Liegi e Lombardia.

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luca.saugo@oasport.it

Twitter: @LucaSaugo

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Foto: Deceuninck Quick-Step

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