Ciclismo
Ciclismo, Europei 2020: la consacrazione internazionale di Giacomo Nizzolo
Dopo il primo successo tricolore nel 2016, a causa di alcuni problemi fisici, Giacomo Nizzolo era entrato in una spirale negativa che sembrava essere senza fine. Nel 2017 aveva corso poco, cogliendo al massimo un terzo posto nella terza tappa del Giro d’Italia. Nel 2018 aveva quantomeno vinto una frazione alla Vuelta a San Juan, ma nel resto della stagione si era dovuto accontentare di tanti piazzamenti. Più convincente il 2019, con tre trionfi, ma è questo 2020 che ci ha restituito, finalmente, il miglior Giacomo Nizzolo.
Il trionfo nei Campionati Europei odierni è solo il culmine della stagione eccelsa dello sprinter milanese, il quale aveva stupito anche prima della pausa dovuta al Covid. Giacomo, infatti, aveva già conquistato due trionfi in inverno. Il primo, a gennaio, nella quinta tappa del Tour Down Under e il secondo, a marzo, nella terza frazione della Parigi-Nizza.
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Al ritorno alle competizioni, la musica non era cambiata, anzi. Giacomo ha subito esibito una condizione stellare, mostrando di aver ritrovato anche l’ottima tenuta in salita che lo contraddistingueva nei primi anni da professionista, quando vinse financo una gara a tappe ricca di cotes quale il Giro di Vallonia. Tanti i piazzamenti nelle prime gare fatte ad agosto, incluso un quinto posto alla Milano-Sanremo che rappresenta il miglior risultato della sua carriera nella Classicissima.
Poi, tre giorni fa, è tornato finalmente alla vittoria, dopo oltre cinque mesi di digiuno, al Campionato Italiano. Una prestazione importante e convincente quella del milanese su un circuito, quello veneto, che di certo non era adatto a tutte le ruote veloci. Un trionfo, inoltre, che gli ha permesso di guadagnare la fiducia necessaria per cogliere il successo fin qui più bello della sua carriera contro un Demare che solo dieci giorni fa, al Giro di Vallonia, lo batteva regolarmente.
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luca.saugo@oasport.it
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