Ciclismo, l’esplosione di Daniel Martinez: chi è il vincitore del Giro del Delfinato? Giovane scalatore colombiano

Daniel Felipe Martinez Poveda è il nuovo nome sulla bocca di tutti gli appassionati di ciclismo. Stamattina lo conoscevano in pochi, oggi pomeriggio ha fatto parlare di sè conquistando a sorpresa il Giro del Delfinato. Non una corsa qualunque, ma il banco di prova per i pretendenti alla vittoria del Tour de France. Una vera e propria palestra ad appena due settimane dall’inizio della Grande Boucle. Il colombiano è rimasto con Tadej Pogacar, Miguel Angel Lopez e Sepp Kuss sulla Cote de Domancy e sulla Cote de Cordon, poi sul traguardo posto in cima al Col de l’Altiport a Megeve ha chiuso in seconda posizione alle spalle dello statunitense Sepp Kuss, ma precedendo acclarati big come lo sloveno Tadej Pogacar, il russo Pavel Sivakov, l’olandese Tom Dumoulin e il francese Thibaut Pinot (leader questa mattina dopo il ritiro di Primoz Roglic).

Chi è Daniel Martinez? Ha compiuto 24 anni lo scorso 25 aprile e viene dalla Colombia, è nato a Soacha (nel centro del Paese, a 2500 metri sul livello del mare). Ha esordito da professionista nel 2015 con il team Colombia di Claudio Corti, nel 2016-2017 è transitato alla Southeaset-Venezuela (poi Wilier-Triestina), chiudendo al settimo posto la sempre prestigiosa Milano-Torino. Nel 2018 è passato alla EF Education First, ma senza ottenere risultati eclatanti in Europa (un settimo posto nella classifica generale della Volta a Catalunya). Ha comunque partecipato al Giro d’Italia nel 2016 e nel 2017, al Tour de France 2018 (36°) e alla Vuelta di Spagna nel 2019 (41°), ma sempre come discreto gregario per le tappe di montagna.

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Non ci si aspettava un’esplosione di questo tipo, il trionfo al Giro del Delfinato dà lustro alla ancora giovane carriera di questo ragazzo sudamericano, i cui limiti non sembrano essere ancora noti. Annotiamo che è Campione di Colombia a cronometro (titolo vinto lo scorso 30 gennaio) e che si è imposto nella prova contro il tempo dei Pan American Games 2019, ma è davvero poca cosa rispetto a quanto fatto oggi pomeriggio.

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stefano.villa@oasport.it

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Foto: Lapresse