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Ciclismo, l’UCI alla ricerca di una nuova sede per i Mondiali: “Obiettivo che sia in Europa e con un percorso duro”

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La notizia era nell’aria ormai da settimane, ma è arrivata oggi: i Mondiali di ciclismo 2020 non si disputeranno in Svizzera. La manifestazione iridata, inizialmente programmata in terra elvetica ad Aigle-Martigny, è alla ricerca di una nuova sede dopo che le località svizzere si sono tirate indietro a causa delle tante restrizioni per il Covid-19.

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L’UCI si è subito espressa sull’argomento: l’obiettivo è trovare una nuova sede il più presto possibile, che sia in Europa e che riesca a trovare un percorso simile a quello (molto duro) che era previsto in Svizzera. “Considerando l’importanza sportiva dei Campionati del Mondo, l’Uci precisa che sta lavorando ad un progetto alternativo per assicurare la disputa del mondiale 2020, preferibilmente in Europa e nelle date inizialmente previste. Si lavora ad una edizione che possa comprendere tutte o in parte le prove previste. L’Uci cerca una sede che possa offrire un percorso esigente come quello di Aigle Martigny e che si adatti alle aspettative dei ciclisti e delle cicliste che lo hanno inserito tra i loro obiettivi. Consapevole che il temo stringe per i corridori, le Federazioni e tutte le parti coinvolte, l’Uci si impegna a comunicare una decisione finale al più tardi entro il 1° settembre”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Twitter UCI

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