Formula 1

F1, doppia trappola per i team nel GP del 70° Anniversario. Le gomme saranno più morbide ed è atteso il caldo

Pubblicato

il

Il Gran Premio di Gran Bretagna 2020 è stato caratterizzato dalle ripetute forature che si sono verificate nel finale della gara. Lewis Hamilton, Valtteri Bottas e Carlos Sainz hanno tutti visto il proprio pneumatico anteriore sinistro andare a pezzi negli ultimi giri. Anche Lando Norris si è lamentato di forti vibrazioni, indice del fatto che una delle sue gomme fosse probabilmente sul punto di cedere. Inoltre in casa Red Bull il pit-stop costato la vittoria a Max Verstappen è stato spiegato con la presenza di tagli sugli pneumatici dell’olandese che, alla luce di quanto accaduto a Bottas, hanno spinto il muretto a non rischiare di subire un’analoga disavventura.

La Pirelli ha affermato che le forature sono probabilmente state causate dai detriti sparsi in pista dalla rottura dell’alettone anteriore dall’Alfa Romeo di Kimi Räikkönen. Una tesi verosimile, considerando come tutti i problemi alle gomme si siano verificati proprio dopo tale inconveniente. Dunque non sarebbe il caso di allarmarsi. È anche vero che l’analisi degli pneumatici riportati nel paddock al termine della gara ha rivelato un’elevatissima usura. Al riguardo, non bisogna dimenticare un fatto, ovvero che l’ingresso della safety car dopo l’incidente di Daniil Kvyat ha spinto tutti i piloti ad anticipare la propria sosta. In questo modo gli pneumatici hanno dovuto percorrere dieci giri più del previsto, superando la “vita garantita” dal costruttore. Insomma, non dovrebbe esserci niente di anomalo o particolarmente critico.

Nel weekend si correrà nuovamente a Silverstone, ma la situazione è destinata a cambiare rispetto al fine settimana appena andato in archivio. Infatti, quando a metà giugno sono state decise le mescole per i primi otto Gran Premi stagionali, la Pirelli ha scelto di differenziare quelle da utilizzare nelle due gare in Inghilterra. Quindi, se nel GP di Gran Bretagna sono state usate C1, C2 e C3, per il GP del 70° anniversario si utilizzeranno C2, C3 e C4.

Questo significa che dal 7 al 9 agosto si useranno pneumatici più morbidi rispetto a quelli visti nei giorni scorsi. O meglio, la gomma dura del GP di Gran Bretagna non sarà ripresentata. La mescola media del GP di Gran Bretagna sarà la più dura nel GP del 70° anniversario, la gomma morbida del GP di Gran Bretagna sarà la media del GP del 70° anniversario e la morbida del GP del 70° anniversario sarà una mescola non utilizzata lo scorso weekend.

Come se non bastasse, le previsioni meteo indicano un innalzamento delle temperature. Al momento, per venerdì e sabato è annunciata canicola, più o meno in linea con quanto accaduto nelle prove libere di venerdì 31 luglio. Domenica 9 agosto, invece, dovrebbe essere più fresco rispetto ai due giorni precedenti, ma comunque dovrebbero esserci diversi gradi in più rispetto al 2 agosto.

[sc name=”banner-app-2020″]

In altre parole, all’orizzonte sta sorgendo un Gran Premio molto complicato per quanto riguarda la tenuta degli pneumatici, poiché lo scatto verso mescole più morbide sarà associato a un clima più torrido, il che porrà una doppia sfida sulla durata delle gomme. Alfine di gestire al meglio la situazione, non si può escludere che Valtteri Bottas ci abbia visto giusto, preannunciando un cambiamento radicale rispetto al GP di Gran Bretagna. Il finlandese domenica ha dichiarato che “sicuramente nel GP del 70° anniversario, nessuno seguirà la strategia di effettuare una sola sosta”. Avrà ragione? Di sicuro c’è che se la durata della mescola C3 è quella vista la settimana scorsa, i due pit-stop potrebbero davvero diventare realtà, soprattutto se le temperature saranno effettivamente più alte.

[sc name=”banner-article”]

CLICCA QUI PER TUTTE LE NOTIZIE DI FORMULA 1

paone_francesco[at]yahoo.it

Clicca qui per seguire OA Sport su Instagram
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: La Presse

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version