Formula 1

F1, Ferrari sempre più giù: SF1000 peggiorata in una settimana. Le cause

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Settimana scorsa, dopo le qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna, Charles Leclerc occupava la quarta posizione e Sebastian Vettel la decima. Oggi, sulla stessa pista, il monegasco si è attestato all’ottavo posto e il tedesco all’undicesimo (grazie alla penalizzazione inflitta a Esteban Ocon, altrimenti sarebbe stato dodicesimo). È dunque innegabile che la Ferrari sia peggiorata rispetto a sette giorni orsono. Quali sono le cause di questo passo indietro?

Innanzitutto bisogna dire che la regressione è soprattutto relativa. A ben guardare, in termini percentuali i distacchi accumulati dalle Mercedes quest’oggi a parità di mescola con la scorsa settimana sono più o meno i medesimi. Sono alcuni avversari a essere cresciuti, in particolare la Racing Point, la Renault e l’Alpha Tauri. Il team di base a Silverstone, attualmente nell’occhio del ciclone per la vicenda delle prese d’aria dei freni, ha presentato un nuovo alettone posteriore che ha sicuramente permesso di fare un passo avanti. Non è invece chiaro quali siano le soluzioni studiate dalla Règie, ma di sicuro hanno funzionato sulla vettura di Daniel Ricciardo. Come se non bastasse Nico Hülkenberg, scrollatosi di dosso la puzza di naftalina, si è presentato decisamente tirato a lucido al GP del 70° Anniversario, permettendo alla squadra di Lawrence Stroll di tornare ad avere due auto competitive.

Oltre a questi fattori, che hanno determinato una crescita di diversi avversari, la Ferrari ha inoltre incontrato nuove oggettive difficoltà con il compound C4, ovvero quello più morbido, che non era stato usato durante il Gran Premio di Gran Bretagna. Tutto sommato, questa novità non deve sorprendere. Sappiamo bene come il Cavallino Rampante abbia scelto di utilizzare un assetto molto scarico, il che ha la conseguenza di comportare un maggiore stress per gli pneumatici. Infatti, se la vettura è instabile in curva, scivola molto di più e usura maggiormente le gomme. Evidentemente, la Scuderia di Maranello ha trovato la quadra del cerchio relativamente alle mescole C2 e C3, ma non alla C4, che non a caso è più morbida e quindi soggetta a un degrado superiore. Infatti con la C2 e la C3, utilizzate durante il GP di Gran Bretagna, Leclerc era la quarta forza in campo e il monegasco ha confermato quest’oggi che tali mescole non creano problemi alla SF1000, a differenza della C4, che invece è ancora un rompicapo.

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Dunque il regresso della Ferrari si spiega con le crescita di competitività di tre monoposto rivali e con le difficoltà incontrate con la mescola non usata settimana scorsa. Però bisogna aggiungere un’ulteriore variabile, ovvero le condizioni della pista, diverse rispetto a sette giorni orsono. L’asfalto è infatti ancora più esigente nei confronti degli pneumatici, almeno per quanto riguarda quelli montati sulla SF1000. Ne consegue che per il Cavallino Rampante si sia sommata un’ulteriore difficoltà a tutte quelle già note. Chiaramente tutti questi ostacoli da superare sono causati dalla madre di tutti i problemi, ovvero dalle risapute magagne di una monoposto inefficace sul piano aerodinamico, difficile da mettere a punto e poco competitiva.

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Foto: La Presse

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