Formula 1
F1, gestione delle gomme: Ferrari a sorpresa meglio rispetto a Mercedes e McLaren
La Ferrari è tornata a casa dal Gran Premio di Gran Bretagna 2020 con un inatteso podio grazie a Charles Leclerc, il quale ha concluso in terza posizione alle spalle di Lewis Hamilton e Max Verstappen. Alla luce di quanto visto quest’oggi, il monegasco era la quarta forza in campo, ma un dechappamento patito da Valtteri Bottas ha permesso al ventiduenne del Principato di entrare nella top-three. Peraltro il finlandese non è stato l’unico ad essere vittima di un guaio al pneumatico anteriore sinistro, in quanto anche il suo compagno di squadra ha sofferto del medesimo problema. Lo stesso discorso vale per la McLaren di Carlos Sainz, mentre Lando Norris l’ha probabilmente scampata per un soffio, poiché si è lamentato di forti vibrazioni nel finale che lo hanno obbligato a cedere una posizione a Daniel Ricciardo.
Dunque, per la prima volta in questo 2020, la Ferrari ha eccelso in qualcosa, ovvero nella gestione delle gomme, particolare dove ha fatto meglio persino della Mercedes. Come è stato possibile? Innanzitutto va detto che quest’oggi gli pneumatici sono stati messi a durissima prova, poiché l’entrata in pista della safety car in seguito all’incidente dell’Alpha Tauri di Daniil Kvyat ha spinto tutti i piloti ad anticipare il loro pit-stop. La Pirelli prevedeva l’unica sosta di giornata tra il 22° e il 24° giro, invece questa si è verificata tra il 12° e il 13°! In altre parole, tutti hanno dovuto percorrere una decina di tornate più del previsto con il set di hard. Dunque, non sorprende che ci siano stati dei cedimenti.
La Pirelli afferma che le forature dovrebbero essere state causate dai detriti sparsi in pista dall’Alfa Romeo di Kimi Räikkönen, il quale ha polverizzato un baffo del proprio alettone anteriore. Però, il fatto che le gomme dechappate siano tutte anteriori sinistre fa pensare che non sia stato solo il carbonio a causare i dechappamenti. D’accordo, può essere che i rottami fossero in traiettoria solo dove si passa con l’anteriore sinistra, ma al tempo stesso è sospetto pensare che a soffrire particolarmente siano state soprattutto le Mercedes e le McLaren. Come detto, solo Lando Norris ha chiuso la gara senza inconvenienti, ma ha dovuto rallentare sensibilmente negli ultimi giri. Inoltre Leclerc ha dichiarato apertamente di essere contento di come ha gestito gli pneumatici.
Quindi, qual è stato il segreto della Ferrari? Probabilmente va ricercato proprio nelle parole del monegasco, che ha spiegato come l’assetto scarico faccia guadagnare terreno nei rettilinei, ma al tempo stesso comporti il fatto di scivolare maggiormente nelle curve, degradando maggiormente la gomma rispetto agli avversari. Ecco, questa è la chiave di volta che ha permesso alle Rosse di gestire al meglio le proprie coperture. La consapevolezza di sapere in anticipo che, con il settaggio scelto, si sarebbero consumate parecchio. Per questa ragione sia Leclerc che Vettel erano consci in partenza di non poter forzare al massimo, dovendo preservare gli pneumatici.
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Al contrario, le Mercedes si sono impegnate in una “guerra civile”, poiché Hamilton e Bottas si sono strappati a vicenda il giro veloce più di una volta, anche perché pressati da un indomito Verstappen, il quale ha fatto tutto il possibile per mettere il sale sulla coda al britannico e al finlandese. Dunque, le W11 hanno sfruttato al massimo le loro gomme, come le McLaren, a loro volta in bagarre con qualcuno per tutta la gara. Al contrario, in casa Ferrari essere consci sin da subito di dover tirare i remi in barca per evitare di mandare in pappa le proprie Pirelli, alla lunga ha permesso di farle durare maggiormente rispetto ad altri avversari decisamente più quotati.
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Foto: La Presse