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F1, gomme Pirelli modificate dopo le forature di 5 giorni fa: le novità e cosa cambia per la gara

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Prima giornata di prove libere che va in archivio a Silverstone, sede del quinto round del Mondiale 2020 di F1. Sullo storico tracciato britannico si replica dopo il primo weekend con protagonista la storica sede inglese.

L’ultima uscita stagionale ha regalato delle emozioni inattese con le problematiche legate alle gomme Pirelli: Valtteri Bottas, Lewis Hamilton e Carlos Sainz hanno dovuto fare i conti con i cedimenti degli pneumatici e Lewis si è concesso addirittura un successo su tre ruote. Ebbene, il costruttore italiano ha dato delle risposte in merito. Le cause di quanto accaduto sono molteplici e convergono sul lungo stint a cui i piloti in questione hanno sottoposto le loro gomme.

Come riportato nel comunicato della Pirelli: “Sono state identificate le cause dei degonfiamenti occorsi alle Mercedes e alla McLaren di Sainz. La motivazione è da addebitarsi a una serie di concause determinate da un uso del secondo set estremamente prolungato. In particolare, la seconda Safety Car ha spinto quasi tutti i Team ad anticipare il pit stop e a effettuare quindi uno stint finale di circa 40 giri: più di tre quarti di gara, su uno dei circuiti più severi, lato pneumatici, di tutto il Mondiale F1. Questo, unito all’elevato passo delle F1 2020, più veloci sul giro secco di 1,2 secondi rispetto alla pole 2019, ha reso gli ultimi giri particolarmente critici. Un insieme di elementi che sulla copertura anteriore sinistra, notoriamente la più sollecitata sul circuito inglese, molto usurata dai tanti giri effettuati e quindi meno protetta di fronte a sollecitazioni limite, sono risultati estremi. Per la seconda gara di Silverstone, il prossimo weekend, Pirelli conferma l’utilizzo della gamma di uno step più tenera rispetto al GP scorso: mescole C2, C3 e C4. Verranno inoltre riviste le prescrizioni di utilizzo incrementando le pressioni di gonfiaggio, al fine di ridurre il livello di stress sulla costruzione“.

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Pertanto, per questo fine settimana, i team avranno a disposizione una gamma di gomme più morbida e nello stesso tempo le pressioni di gonfiaggio saranno incrementate per ridurre lo stress. Una scelta che, a quanto pare, ha sorriso ancor di più a Mercedes, capace di optare anche per le gomme medie, ottenendo riscontri di pregevolissima fattura, mettendosi alle spalle i problemi avuti con le soft di sette giorni fa. Compound più tenero che, invece, non sorride affatto alla Ferrari, che troppo incide sugli pneumatici, finendo per logorarli ancora di più. L’assetto particolarmente scarico della Rossa, infatti, risulta scarsamente produttivo sotto questo profilo e quindi i presupposti per la scuderia di Maranello sono negativi, senza dimenticare il problema tecnico che ha costretto il tedesco Sebastian Vettel a fermarsi anzitempo.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: LaPresse

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